venerdì 15 febbraio 2019

SENZA CONFINI



Il confine tra i diversi linguaggi artistici è sempre più fievole. Non ci sono più classificazioni. Il creativo opera ormai in vari campi. E anche la moda da tempo è entrata a far parte di questo giro. Se negli anni Ottanta l’abito ispirato alle geometrie di Mondrian di Yves Saint Laurent faceva notizia, ora è consuetudine. Gli stilisti  prendono spunti indifferentemente da un quadro, da un romanzo, da un film, da un’opera lirica, perfino da una musica. Le sfilate e le presentazioni spesso avvengono in luoghi deputati dell’arte o sono delle vere e proprie installazioni. Un esempio sono le collezioni di Vivienne Westwood (foto in basso). Di recente Gucci ha ambientato la campagna della sua Pre-Fall 2019 nel parco archeologico 
di Ercolano. L’arte aiuta la moda e viceversa. Louis Vuitton ha realizzato un baule per trasportare la famosa Lattaia di Vermeer dal Rijskmuseum di Amsterdam al  Museo Reale Ueno di Tokyo per la mostra  Fare la differenza: Vermeer e l’arte olandese. Rivestito nel tessuto con monogramma, ha angoli e  serratura in  ottone e una banda dipinta a mano nello stesso giallo del tessuto trapuntato all’interno, colore prevalente del dipinto(foto in alto). Non è la prima volta che il prestigioso malletier inventa qualcosa del genere. Nel 1924 aveva costruito un baule per il gallerista René Gimpel, per presentare in giro per il mondo le opere d’arte ai suoi clienti collezionisti. Foulard e sciarpe, ora tra gli accessori più amati, da sempre sono tele su cui dipingere. Roberto De Wan,  ha creato delle sciarpe in cashmere e in seta con le stampe delle sue tavole pittoriche sul tema Amore e felicità. Le presenta lunedì 18, dalle 14 alle 19, alla vigilia della Fashion Week, nel  negozio di Via Manzoni a Milano.

2 commenti:

  1. imparare cose sempre nuove attraverso le tue narrazioni è un piacevole esercizio... grazie Luisa

    RispondiElimina
  2. Grazie Luisa e' un piacere leggere i tuoi articoli.Marina

    RispondiElimina