Conclusione della fashion week
milanese all’insegna
dell’internazionalità con quattro stilisti
stranieri su sette in passerella.
Ad aprire l’appuntamento con i
giovani talenti, voluto dalla Camera Nazionale
della Moda Italiana, la sfilata
di N.U.D.E. New Upcoming Designers. In scena Mauro Gasperi vincitore del progetto
Incubatore della Moda (ovviamente con CNMI) del 2009 e Francesca Liberatore
vincitrice, sempre nel 2009, del concorso Next Generation di CNMI. Gasperi, sostenitore
di un’architettura dell’abito, propone capi dai tagli decisi, con giochi di
inserti, di cui molti in ecopelle, ed
effetti ottici. Le linee sono
piuttosto asciutte, il tessuto sembra scivolare sul corpo. Liberatore
punta sui contrasti, cromatici e di stile. Ecco il pantalone alla gaucho, capo
dominante della collezione, in un turchese acceso accoppiato al giubbotto
vagamente punk. Il femminilissimo abito
bianco con drappeggio in vita è abbinato al bomber di cavallino.
Wang Peiyi |
Subito dopo hanno sfilato i
quattro stilisti vincitori del concorso Next Generation, riservato agli under
30. Caratteristica comune positiva, i video
d’apertura, perfetti per definire lo spirito delle collezioni. Negativa, la voglia di stupire a tutti i costi.Il giapponese Ryuya Ohishi guarda
a un’ installazione di Rachel Whiteread con una scatola modulo che si ripete. E parte
da un tessuto da plasmare per
trovare sempre nuovi, inediti, imprevisti volumi. Terracotta, beige,
nero i colori dominanti. Lo spagnolo Miguel Garcia Abad, con il marchio Miguel
Alex, si ispira alla conquista di territori
lontani, come racconta nel video, e
cerca nei materiali e nelle forme
inediti spunti. Così la tuta e il pull di maglia hanno maniche di tulle. Sotto
la gonna a pannelli diritti spunta il plissé soleil. Giocosa, con molti pezzi a
sorpresa, la collezione della coreana Lucia Jiyoun Jang. Non a caso si chiama
Toc Toc. Colori pastello, patchwork di tessuti, bermuda con effetto crinolina.Spunti
di un vestire di paesi lontani ed elementi tradizionali, materiali tecnici e
tessuti naturali si fondono nei capi, per uomo e donna, di Isabella Zoboli che
una giuria composta da personalità della moda e giornalisti ha designato con un
premio speciale. Al termine Mario Boselli, presidente di Camera Moda, con il
ministro dell’ambiente Corrado Clini, ha presentato Connect4Climate, campagna di
cooperazione globale sui temi inerenti ai cambiamenti climatici e
l’adesione con il manifesto della sostenibilità per la moda
italiana. A suggellare la partnership una sfilata di 25 modelli con T-shirt,limited edition sul tema,
disegnate da giovani stilisti.
Star della giornata il designer
cinese Wang Peiyi, vincitore del
Mercedes-Benz China Young Fashion Award del 2012. Da tempo conosciuto in Cina dove veste per il tappeto rosso Gong Li e Zhang Ziyi, si
è affermato anche negli Usa, dove è amatissimo da Cindy Crawford.
Illuminare, vivacizzare e movimentare il nero, incontrastato protagonista, è
l’obiettivo che si pone per i suoi abiti, per la maggior parte lunghi e da sera.
Applicazioni di paillettes e di jais e ruches e volants di pelle sono i modi
per riuscirci.