PRONTI, AL POSTO, VIA!
La
fashion week milanese è iniziata oggi, ma da giorni prende la rincorsa con eventi
dal connubio moda-arte. Così da Roberto De Wan nel negozio di Via Manzoni, le sciarpe in
edizione limitata con la riproduzione dei suoi dipinti sul tema Amore e Felicità (a destra). Musica lounge di Luigi Petruzzi e la voce della
soprano Marianna Ovcinzeva. Piero Cividini alla Tenda di Via Solferino ha
realizzato un’installazione con l’urban artist Giorgio Bartocci. Protagoniste
le sue maglie, trasformate in sculture dall’incontro con legni, metalli,
resine. Ad aprire le passerelle Alberto Zambelli, le cui sartoriali asimmetrie si
legano a drappeggi, plissettature, giochi di trasparenze, illuminati da lampi
di paillettes. Rico, geniale stilista
cinese di Ricostru, per il futuro, invece che allo sportswear pensa allo workwear. Con una ricerca di materiali
innovativi per i capi del guardaroba classico,
dal tailleur al trench, fino all’abito da sera di una calibrata
sensualità. Un genere di eleganza diversa, ma ugualmente sofisticata, quella di
Arthur Arbesser che sfila in una
palestra di arrampicata(in alto a sinistra). Come sempre una propensione alle geometrie nei tagli
ma anche nelle stampe a quadri per le bluse, pure per lui, gli abiti, le gonne
da abbinare, a sorpresa, alla giacca pied-de-poule. Manuel Facchini per
Byblos, guarda alla sostenibilità e
utilizza la plastica delle bottiglie riciclate per una serie di capi che
riproducono le sfaccettature del ghiaccio polare, con la luminosità dell’aurora
boreale. Musiche e luci coerenti (in alto a destra). Anche Gilberto Calzolari pensa all’ambiente,
non a caso è stato il vincitore del premio Green Carpet 2018. Nella sala
Mosaico dei Bagni Misteriosi ha proposto una collezione con forti
riferimenti all’arte contemporanea,
dalle provocazioni di Damien Hirst alle
geometrie e i colori primari di Mondrian. In sete e denim ecosostenibili, nylon
Evo tratto dai semi di olio di ricino, raso di poliestere ottenuto dal riciclo
delle reti da pesca fino a pezzi di bottiglie in plastica trasformati in
fiori-decorazione (in basso). Dedicata a una donna metropolitana l’impeccabile collezione
di Maryling. Partecipatissima, as usual, la presentazione di Brunello Cucinelli, in uno show room completamente rinnovato che mette insieme tutti i
punti del Cucinelli-pensiero. Dai vecchi mobili recuperati con un make up mai invasivo, ai pezzi della piccola collezione home, fino alla biblioteca con i libri must. Per la donna ritorno
alle origini con particolari lavorazioni
della maglieria, in una prevalenza di beige e cammello e immancabili flash di bianco
e nero. Molte le gonne, diritte, mini, plissé soleil, ma anche i pantaloni, a
vita alta. Pelle protagonista.
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