E’ una delle rare occasioni in cui si può dire che il teatro, inteso come palcoscenico, è davvero insostituibile. Nessun filmato o video potrebbe dare quelle sensazioni e infondere una tale massiccia dose di buon umore come Cenerentola dei Chicos Mambo in prima milanese al Teatro Menotti, purtroppo solo fino a domani. Ideata e coregrafata da Philippe Lafeuille, artista ecclettico e multidisciplinare con interpretazioni in balletti accanto a Madonna e Nurejev, porta sulla scena, come dice la locandina, una versione ecologica della celebre fiaba di Charles Perrault.
Non aspettatevi graziose biondine, eleganti principi vestiti d’azzurro, zucche-carrozze, topini trasformati in cavalli e neanche una scalinata su cui perdere una scarpetta. Ma sacchi di plastica nera, alcuni vuoti, altri da cui sbuca a sorpresa qualcuno, bottiglie di plastica accatastate o a formare cappelli, bottiglioni grandi da impilare e poi sei straordinari ballerini, tutti uomini in tutine da intimo. Per un’ora si muovono in acrobatiche evoluzioni, leggeri come foglie al vento, anche su una bici a una sola ruota. Diventando di volta in volta la perfida matrigna con gonnellona e turbante di sacchi neri, le sorellastre legate da una corda di plastica, Cenerentola con uno straccio da lavare che funge da capelli, il Principe Azzurro, che di azzurro non ha niente, anzi porta un vistoso cappello fatto di bottiglie, ovviamente di plastica, rosse. Il tutto sempre accompagnato dalla musica suadente del balletto Cenerentola di Prokofiev. I riferimenti alla fiaba sono spesso lontani, indecifrabili, ogni tanto invece vicinissimi come la ricerca del piedino per la minuscola scarpetta, che per l’occasione è un sacchetto di plastica, in cui uomini maldestri cercano di infilare, senza successo, i loro piedoni. L’ironia è il vero filo conduttore, sempre giocata con eleganza, senza mai neanche un lampo di grezza comicità. Frequenti, invece, i momenti poetici non assolutamente in contrasto. Come la pioggia di pezzetti di plastica nella scena finale o il mantello di Cenerentola anch’esso fatto di plastica variopinta, trascinato a formare un tappeto.













