giovedì 30 luglio 2020

FACCIAMOLO STRANO



Il 2020 passerà alla storia anche come l'anno delle vacanze più particolari. Si viaggia meno e con modalità più inedite. Per molti sarà l'occasione per vedere luoghi sconosciuti magari a chilometro zero o quasi. Da esplorare a piedi Meeters ne propone otto, in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio. Impennata dei cammini, anche al di fuori dei tradizionali. L'automobile torna a essere il mezzo più usato, ma deve vedersela con treni e bicicletta. In ascesa i bike tour, il Canton Ticino individua sentieri per più di 2000 chilometri. Boom sicuro dei camperisti italiani che dagli attuali tre milioni, diventeranno molti di più. Per loro possibilità mai contemplate. Come il progetto Donne del vino Camper Friendly che, in accordo con il Touring Club, offre  una notte di sosta gratuita tra i vigneti con degustazione all’aperto, trekking tra i filari e shopping di vini a prezzi speciali. C'è un rilancio del glamping per un confort da hotel ma con il brivido dell'avventura e il distanziamento del campeggio libero. Si fa strada il Forest Bathing, immersione nella natura, come vuole lo Shinrin-Yoku (trad.Trarre giovamento dall’atmosfera dei boschi). Ai laghi Nabi, la prima Oasi Naturale della Campania, si dorme in piccoli lodge sull’acqua (in alto a sinistra). Sempre per chi cerca l’avventura ma senza contrattempi, Combotour ha inventato Viaggi Zaino in spalla, per viaggiare in modo autonomo, ma con qualche servizio base definito. Tra le mete la Scozia, l’Irlanda, l’Inghilterra vittoriana e la Finlandia. Sempre più cool dormire nei fari. Quello di Brucoli, in Sicilia alle porte della Val di Noto, è arredato con i pezzi iconici delle collezioni Molteni. Per chi ama la montagna l’Auberge de la Maison di Courmayeur ha preparato un luogo speciale per cenare e pranzare in tête-à-tête. Qui, isolato nel verde, c’è un tavolo perfettamente apparecchiato dove i cibi arrivano dalla cucina in un cesto, con una carrucola installata dalle guide di Courmayeur(in alto a destra). Infine per chi vuole il campeggio integralista, ma smart, Louis Vuitton ha creato una tenda per due e uno zaino in tela monogramma, versione con nuvole e senza.

martedì 28 luglio 2020

UNA VACANZA DA CANI

Pare che durante il lockdown qualcuno si sia procurato un cane per poterlo accompagnare nelle uscite autorizzate per le deiezioni. Poi, finiti i divieti, se ne sia liberato. Forse fa parte delle fake news del momento. Ma potrebbe essere vero, dato che ogni estate si ripete la campagna che esorta a non abbandonare gli animali e la notizia di un poverino legato al guard rail in una piazzola di autostrada, c’è sempre. Può essere però di conforto sapere che i cattivi padroni se non sono una specie in estinzione, sono di sicuro in netta diminuzione. Da un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Acqua, 3,5 milioni d’italiani proprietari di pet, circa uno su tre, faranno vacanze insieme al loro amico. Quattro su dieci di questi hanno  dichiarato di decidere la  meta in base alle preferenze del cane. Non si parla di suite, piscine, saune e massaggi per Fido, ma della scelta di destinazioni più vicine e raggiungibili in auto. Il 40,4% dei proprietari si dice disposto a spendere di più per avere maggiori servizi per i pet, mentre con grande rammarico di Facile.it sono pochissimi quelli che li assicurano per sinistro stradale, infortunio, smarrimento. Nonostante Facile.it proponga addirittura un pet box, una scatola nera per seguire il cane in tutti i suoi movimenti. Sono sempre di più gli alberghi, i bed & breakfast, gli agriturismo che ospitano animali ed è nato, creato da donne, un progetto Cane in viaggio con una community di 70mila followers che aiuta a trovare con una app la migliore sistemazione per cane e padrone, ma anche le spiagge dove hanno accesso consentito, i veterinari, i pet shop e gli eventuali dog sitter in zona. Per chi, invece, non può dividere la vacanza con l’amico peloso, c’è la piattaforma di Harmonia, con una catena di asili diurni e hotel, dove prenotare delle Dog Suite (foto in basso) e varie attività per loro, in compagnia di un educatore cinofilo, documentate da video e foto, inviate ogni sera al padrone. A disposizione anche servizi di toelettatura, corsi di educazione cinofila e una Bautique, con prodotti per cani.


giovedì 23 luglio 2020

SOUND AND VISION



Non esiste un manuale per come guardare i video d’arte. E non se ne sente la mancanza. Non c’è un metodo o un criterio universale. Ognuno ha il suo, che si crea al momento. Può essere preceduto dalla lettura di una critica o/e dalla biografia dell’autore o dalle poche note (titolo, che spesso non c’è, durata, nome dell’autore) accanto allo schermo. Oppure si può guardare senza preamboli e confrontare dopo le sensazioni avute con quello scritto e detto dai critici o dagli artisti. Si può provare con Made of Sound, terza edizione di Performing Pac, la rassegna annuale al Padiglione di Arte Contemporanea di Milano dedicata alle arti visive. La sonorità, sempre presente nella video arte, qui ha un’importanza determinante. Non a caso l’opera dalla quale inizia il percorso espositivo è Duets on ice, di Laurie Anderson, icona dell’arte multimediale (foto in alto e in basso). Presentato al Pac nel 2003, il video è completato da documenti e materiali d’archivio. Anderson è ripresa mentre suona il violino o con un pupazzo a sua immagine. Tra le foto quelle della performance milanese e di video del passato. In Il cielo sta cadendo di Barbara and Ale (Barbara Ceriani Basilico e Alessandro Mancassola) un percussionista suona in un lago ghiacciato circondato da montagne, minacciato sonoramente da continue folate di vento. Jeremy Deller (Londra, 1966) in Il nostro hobby sono i Depeche Mode racconta, attraverso le testimonianze di ragazzi di varie parti del mondo, come la musica del gruppo sia salvifica. “Più che essere un gruppo ci aiutano a vivere” dice una fan di Mosca (foto al centro). L’artista portoghese Joao Onofre fa cantare La nuit n’en finit plus di Petula Clark a un’adolescente in una buca scavata in una vasta prateria ai confini di un bosco. Parole tristi e ambientazione surreale. Meno chiaro il riferimento con i suoni nel video di Invernomuto, al secolo Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi. Un viaggio tra le culture giovanili di varie città (Parigi in primis) riprese anche con videoclip. Pamela Diamante, con l’aiuto del compositore e musicista elettroacustico Marco Malasomma, trasforma in musica le parole di Paolo, ipovedente, sulle stelle. Mentre pennellate nervose su due tele sono il modo in cui Antonio, non vedente dalla nascita, immagina un cielo stellato. Completano l’esposizione l’ installazione Pile à CD della francese Marie Cérisier e la Project Room con videoclip musicali tra pop e rock. La mostra è aperta dal 2 luglio fino al 13 settembre, da giovedì a domenica. Il 31 luglio, in collaborazione con Cineteca Italiana, sarà proiettato nel cortile del Pac il lungometraggio Heart of a dog di Laurie Anderson. Info:www.pcmilano.it

giovedì 16 luglio 2020

SI', LA MODA E' TUTTO UN FILM



C’è un grosso impegno di creatività in queste Fashion Digital Week, per riuscire in streaming a rendere le proprie collezioni emozionanti.  Certo gli effetti facili sui video sono più semplici da ottenere che nella realtà, ma riescono meno a colpire nel segno. Ha incominciato l’Haute Couture a Parigi, poi sempre a Parigi c’è stata la moda maschile e in questi giorni a Milano, sotto l’egida e l’organizzazione impeccabile di Camera della Moda Italiana c’è la moda maschile, con qualche anticipazione della donna. Molte maison, non tutte, sfileranno dal vivo a settembre, se tutto andrà bene. Ora la passerella è sostituita da corti che durano qualche minuto in meno di una sfilata, non hanno attese ne strascichi, neanche permettono distrazioni ma anzi favoriscono la concentrazione. Possono essere impostati come dei film con un racconto o una storia oppure sono dei video di backstage di sfilate o d’atélier o ancora dei flash d’archivio oppure un’intervista o delle considerazioni dello stilista a commento dei capi. Tendenze? Non emergono così chiaramente, o meglio c’è molto più interesse da parte delle singole case a distinguersi e le diverse cornici aumentano questa varietà. Quello che si può notare di comune è uno sguardo al futuro più concreto. Il Covid-19 è arrivato improvviso, inaspettato, ha cambiato tutte le carte in tavola e soprattutto ha imposto un pragmatismo, una visione più attenta delle cose. C’è chi parla di semplicità come antidoto alla crisi, chi di colori forti e allegri. Chi pensa che la qualità debba essere l’obiettivo primario da seguire. Chi guarda e ricerca con sempre più coerenza alla sostenibilità. Quanto alle situazioni scelte il futuribile è tra le più accreditate così Han Kjobenhavn, brand di Copenaghen (foto al centro), con i suoi personaggi ispirati all’anatomia e all’evoluzione della specie o Fabio Quaranta con il suo Iperurania (foto in basso). Chi preferisce cornici romantiche come il piccolo parco intorno alla palazzina Liberty a Milano di notte, come il turco Serdar Uzuntas per la sua collezione Costantinople o una serra di piante grasse come David Catalan. Molti e importanti gli interventi musicali, dai suoni metallici, oltre l’heavy metal, di chi guarda al Tremila al più melodico  repertorio italiano, anzi napoletano dei Volo live, in linea con gli stampati ispirati alle ceramiche di Vietri, da Dolce & Gabbana.  Una sfilata vera con pubblico in mascherina nel campus dell’Humanitas University al cui istituto per la ricerca verranno devoluti i compensi di chi ha lavorato all’evento. (In alto un esempio di stile neo-urbano di Manuel Ritz).