mercoledì 19 febbraio 2020

VOTATI ALLA COMICITA'

Di satira politica in Italia se ne fa molta. E considerata la situazione attuale mai abbastanza. Spunti per la comicità ce ne sono così tanti che diventa difficile non essere banali. Il tema delle elezioni poi è uno dei più coltivati perché si presta alla più svariate interpretazioni. Su cui però incombe sempre la minaccia di ripetersi. Minaccia che hanno sfidato Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli con Noi siamo voi:votatevi!  di cui sono autori e interpreti. E, a giudicare dalle reazioni del pubblico milanese alla prima, hanno superato brillantemente la prova. Il segreto forse è stato quello di partire da un concetto surreale, come espresso nel titolo, e avere sviluppato una storia, invece, quasi probabile. Se si eccettua la telefonata di Dio ad   Antonio, per chiedergli di risolvere la situazione del Paese in crisi. Per il resto è un dialogo tra i due davanti a una lavagna per preparare un programma in cui i punti trattati sono quelli veri e la soluzione, inizialmente discussa in termini realistici, diventa a poco a poco assurda. Per cui si arriva  a decisioni del tipo di mettere alla sanità un malato, perché dell’argomento se ne intende, piuttosto che coinvolgere il pubblico su come risolvere i problemi dell’economia e della tassazione. Frequenti, anche se non martellanti, le allusioni a operati di governo discutibili, a personaggi dai comportamenti curiosi, a sbagli madornali, a pressapochismo, eccetera. Cornacchione è l’uomo delle iniziative, incolto e senza etica, Sgrilli, incarna quello in apparenza con idee più avanzate e una sua morale, che finisce però per fare la parodia di se stesso. Come emerge dalle parole delle canzoni che canta, spesso varianti di noti pezzi, 
accompagnandosi con la chitarra. Noi siamo voi:votatevi!, prodotto dal Teatro della Cooperativa con la regia e la consulenza drammaturgica di Renato Sarti, è al Teatro Verdi di Milano fino all’8 marzo.  

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