giovedì 13 febbraio 2020

DOVE TI PORTA IL CUORE?



Si è trasformato in un tale business che ormai non è     più in  controtendenza ignorare S.Valentino. Anzi, ci si distingue a considerarlo. E poi in un 
          momento in cui l’odio a tutti i livelli sembra dominare il mondo, parlare d’amore non fa certo male. Le proposte per quel giorno si moltiplicano e sono sempre più diversificate.  Airbnb offre agli innamorati la possibilità di trascorrerlo nella casa di Giulietta, a Verona s’intende, dove peraltro Romeo non è mai stato, se non sotto il balcone. Assistita da un maggiordomo la coppia cenerà a lume di candela (e come se no?), con portate preparate dallo chef stellato Giancarlo Perbellini, potrà leggere le lettere d’amore spedite a Giulietta da tutto il mondo, preferibilmente davanti al camino, e dormirà,  o altro, nel letto utilizzato per il film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli. Sempre a Verona, a pochi passi Dimore d’epoca propone due notti con cena romantica a Palazzo Brenzoni, dove un tempo si aggirava il fantasma dell’omonimo Conte. Meno macchinoso, il regalo di gioielli o bijoux.  Da un classico come l’orecchino a cuore di Yvone Christa, brand di Los Angeles usatissimo nei film, agli anelli a forma di oggetti comuni, tipo ventilatore o  portascotch (in alto), di Futuro Remoto, realizzati a mano da Gianni De Benedittis. La quantità di proposte nel gioiello a cuore è  enorme. Per farsene un’idea, da vedere Be a sweetheart a Palazzo dei Giureconsulti a Milano dall’8 al 18 febbraio. In concomitanza  con Homi Fashion & Jewels, salone dedicato agli accessori e ai gioielli moda a Fieramilano. In mostra 150 creazioni di stilisti, famose maison, giovani designer, artigiani, gioiellieri, suddivise in tre sezioni. La prima Messaggio vede il cuore come immagine sociale e di denuncia con riferimento alla pace nel mondo, ma anche alla violenza contro le donne. Nella seconda Dono il cuore è quello tipico degli innamorati e dei sentimenti. La terza Simbolo sacro fa riferimento soprattutto agli ex voto (in basso il collier Peace and love di Sharra Pagano, 1978). 

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