domenica 22 settembre 2019

SORPRESE E TRADIZIONI




Tradizione e nuove tecnologie è un binomio di cui si parla spesso, anche troppo e non sempre a ragion veduta. Il caso del Suzhou Art & Design Technology Institute, invece, rappresenta il migliore esempio del concetto. E’ stato raccontato oggi a Milano in piena Fashion week, con una mostra, una conferenza e una sfilata. Tutto parte dalla città cinese di Suzhou, attraversata da canali con 350 ponti di pietra. Qui duemila anni fa è nata la produzione di seta, ma soprattutto sono nati i ricami, noti in tutto il mondo, che formano disegni così straordinari da avere difficoltà a distinguerli da una foto (v.foto a destra). Nel 1922 il Governo Locale per mantenere vive queste lavorazioni creò l’ Accademia di Belle Arti, diventata nel 1999 un Centro universitario che ora conta 25 facoltà e 5mila studenti. Qui non solo si recupera l’artigianato ma si guarda alla tecnologia e al design. “Vogliamo raccontare la cultura cinese in un linguaggio contemporaneo” spiega Ji Ping Sheng, direttore artistico e coordinatore dei docenti, che a Milano ha portato sette                               studentesse con le loro creazioni. “E’ importante mostrare anche la coralità del lavoro” prosegue Francesco Fiordelli, referente per l’Italia del Governo cinese. Per dare spazio ai giovani, dato che la Cina è invasa dai monomarca, quasi in controtendenza, bisogna creare dei multimarca, per questo è necessario insegnare il lavoro del buyer, che deve scegliere da varie proposte secondo lo stile del suo negozio.  Questo sostiene Flaminio Soncini, presidente e fondatore della Camera dei buyer italiana nel 2000, pronto a dare inizio a una collaborazione in questo senso. Un altro Paese anzi un continente, l’Africa, è al centro della collezione Eleventy. In primo piano quindi colori e stampe ma, non prevedibilmente, interpretati per un vestire urbano fatto di abiti in seta stampata, di tailleur in fresco di lana, di giacche in lino o piqué nido d’api,di bluse in seta elasticizzata. Tutto all’insegna della leggerezza, ideale per la donna che viaggia (foto a destra). Alanui sceglie le sale della Casa degli Atellani per far sfilare capi divertenti e gioiosi, dove il riferimento a piscine e situazioni estive è continuo: dalle stampe ai filati leggeri uniti alla seta giapponese, dai fluidi pigiami ai kimoni  spruzzati di piume, agli abiti di rete, tendenza del momento, ai camouflage riveduti, perfino ai sandali con alta zeppa (foto a sinistra). Ipertecnologica la collezione di Semir x Dumpty, brand cinese presentato da White. E’ disegnata da tre stilisti, formati alla Saint Martin’s School of Art di Londra, che escono in passerella con maschera sul viso.

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