RITORNI AL FUTURO
Si parla, almeno i giornali
scrivono, di una moda più pacata, meno
sull’effetto facile e più propensa a durare nel tempo. Una tendenza a creare evergreen e quindi
attenzione alla scelta dei materiali, lavorazioni accurate, che significa
insistere sulla specializzazione e guardare gli archivi. Così Saldarini
Cashmere Flakes, inventore dell’imbottitura etica, propone la prima collezione
stagionale, una capsule di dieci pezzi in cui rivede, alleggerendoli, quelli
dell’inverno. Ecco la cappa senza maniche double face, il trench a cui sovrapporre
un corto gilé trapuntato, il giubbotto in nylon dall’apparenza di seta. L’imbottitura
è sempre il vello delle capre della Mongolia, ma tosate dolcemente, quindi
animalista ed ecocompatibile. Da Cividini il tessuto diventa una tela su cui
dipingere con l’aerografo. L’ispirazione è il colore, non acceso e gridato, ma
sfumato come i ricordi, influenzati, nel suo caso, dal film cult Il tè nel deserto. Ci sono le
sovrapposizioni di camicie, i lunghi gilé con coulisse in vita, gli chemisier,
l’abito in seta bicolore un po’ a trapezio, le maglie con righe stinte e poi
ritinte di nuovo. Missoni sceglie come
passerella gli scenografici Bagni Misteriosi all’ombra del Teatro Parenti e
come tema la leggerezza, tendenza diffusa in questa fashion week. Non è solo
negli abiti fatti di frange, o in quelli con piccoli fiocchi effetto piume o nei
lunghi con giochi di veli a righe e rombi o in quelli a rete da sovrapporre al
costume intero. E’ nei tailleur pantaloni dal taglio maschile in tessuto a
fiori o illuminati di paillettes in technicolor. Da Valextra la borsa diventa
un’architettura. Con l’elemento centrale metallico a forma di flûte a cui
si lega la tracolla con due magneti, per mantenere una forma a ricciolo. In una varietà di colori insolita e piacevole.
Da Jimmy Choo il direttore creativo Sandra Choi dice di essersi ispirata alla
natura e ai paesaggi selvaggi. Non così chiaro il legame, ma intrigante l’avere
messo insieme due punti forti del marchio, l’animalier,
zebrato e maculato, e i cristalli. Dettagli sfiziosi, come, nel sandalo, la
base del tacco fluorescente. I fiori, variamente interpretati, sono il fil rouge da Zanotti. C’è il lilium di
pelle su sandali tacco dieci ma anche su ciabattine flat. Ci sono le roselline in suède
che vivacizzano pezzi classici e non, e ci sono le calle e le camelie in
cristallo che sbocciano sul sandalo nudo. Molte le borse: dai piccoli
secchielli in pitone a quelli più grandi, in colori attraenti, alla pochette in
seta animalier come il sandalo. Rodo, as
usual, fruga negli archivi e prende una chiusura speciale. Sulla classica
Paris bag inserisce un quadrato di ABS specchiato, allunga la Paris bag in
pelle abbinata a midollino. Per la sera ecco la pochette con volant, la Paris bag minuscola in raso
con cristalli e la Bino bag che richiama le custodie per binocoli. Bally
ricostruisce una casa dove in ogni stanza c’è un’idea di relax e un dettaglio
rivolto alla natura. Un’attenzione alla sostenibilità che non si ferma
all’estetica. Tutto il legno usato per la ricostruzione verrà, infatti, riciclato
e riutilizzato. Abitanti della casa modelli e modelle con capispalla in pelle ricchi
di intrecci e plissettature, e svariate borse
e zaini.
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