Ci sono argomenti di cui si
preferisce non occuparsi. E non perché esulano dalle proprie competenze, sono
noiosi o insignificanti o sono pettegolezzi sterili. Si parla di temi forti,
drammatici. Il non volerne sentire parlare non è solo una comprensibile forma
di vigliaccheria, per tutelare la propria serenità. E’ la consapevolezza di non
poter fare niente, di essere assolutamente inadeguati a portare qualsiasi
cambiamento in positivo. Nel caso dei bambini malati di tumore non è così, nel
senso che, nel suo piccolo, chiunque può fare qualcosa di grande. L’ha spiegato
bene la Dottoressa Agnese Collino, supervisore scientifico di Fondazione Umberto
Veronesi. La leucemia linfoblastica acuta, che rappresenta il 75% dei casi di
leucemia, il quasi unico tumore infantile, colpisce in Italia 350-400 bambini
tra i 2 e i 5 anni. Un numero esiguo, rispetto a quello di malati adulti con altre
patologie. Fatto che rende quanto mai costosa la ricerca essendo finalizzata a
risolvere un problema di pochi. Se poi si aggiunge che un bambino malato
richiede un’assistenza continua e spostamenti e soggiorni in ospedale di un famigliare,
papà o mamma che sia, a differenza di un adulto, il problema diventa ancora più
grave, anche dal punto di vista economico. Ed è per questo che la Fondazione
Umberto Veronesi ha creato il progetto Gold
for Kids nel 2004. Per permettere ai
bambini malati di ricevere cure immediate ed efficaci, grazie a terapie
all’avanguardia, aiutando anche le famiglie. La campagna per la raccolta fondi per
finanziare il progetto, iniziata attraverso gli sms, ha avuto un momento
importante ieri a Milano nella storica Pasticceria Cucchi, dove, appunto, la
Dottoressa Collino ha esposto l’argomento e sono stati messi in vendita i
famosi pastelli Giotto, il cui ricavato andrà a Gold for Kids. Tutto è avvenuto nella sala con i manifesti
poetici di Moreno Gentile (nella foto). Designer, scrittore, fotografo, le sue opere
sono una sequenza di scritte ripetute
come un Mantra, su temi vari. Da Milano è
, omaggio alla città a Ascolto che
non parla di rumori o musiche, ma di piccole sensazioni, paure ,speranze. Un
immancabile Ti amo, che può essere
riferito a una persona, ma può riguardare anche il sentimento dell’amore,
altalenando ironia, stupore, comicità. O ancora Piantala “per trovare il buon umore nei momenti difficili”.
Apparenti divertissement, che rivelano in realtà un’ attenzione alla vita, anche nei momenti giudicati
insignificanti. Ma soprattutto una grande sensibilità. La stessa per cui
Gentile devolve a Gold for kids il ricavato della vendita di questi suoi manifesti.
Bravissima, come al solito, anche per un tema che non era affatto facile e che chi, se non è direttamente coinvolto, tende a evitare. Magari solo per scaramanzia.
RispondiEliminaBravissima come sempre, anche per un tema così difficile da trattare e troppo spesso accantonato da chi, per sua fortuna,non ne è direttamente coinvolto
RispondiEliminaBravissima Luisa, per la tua testimonianza e per la partecipazione :)
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