martedì 19 marzo 2019

IN HER SHOES



“Le scarpe devono avere tacchi altissimi e platforms per mettere su un piedestallo la bellezza della donna” sostiene Vivienne Westwood. Si può essere d’accordo, ma poi, considerando le  proposte della stilista, si ha qualche perplessità.  Sta di fatto che dal 1981 la supercreativa signora inglese ha lanciato, anche se esasperandoli, vari tipi di scarpe entrati poi nell’uso quasi quotidiano. O almeno sulle passerelle più accreditate. Lo si scopre nella piccola, intrigante mostra nel 
                      negozio di Corso Venezia a Milano, aperta fino al 14 aprile. Degli otto modelli esposti ognuno ha una storia che racconta una tendenza del momento. Si parte da The Pirate Boot, stivale unisex, autunno-inverno 1981/82. Senza tacco, in tela stampata con cinturini di pelle, come il calzare romano.E si finisce con The Tracey Trainer, autunno-inverno 2002/2003, chiamata così da Tracey Emin, Turner Prize 1999, notissima per la sua discussa installazione My Bed.  E’ una variazione con tacco della sneaker The Hammer Head  del 1982, anche questa molto imitata. Non è l’unica scarpa dedicata all’artista inglese. Lo è anche The Animal Toe, primavera-estate 2000, un’apparentemente classica decolletée in pelle, dove sulla punta si intravvedono dei rialzi, proprio come sulla zampa di un quadrupede. Tra i pezzi più significativi, piedestallo della bellezza femminile, The Elevated Court, autunno inverno 1990/91, apparsa in versione scozzese nella sfilata Anglomania del 1993 a Parigi, passata alla storia per la  memorabile caduta di Naomi Campbell. Forse da imputare ai tacchi… O The Super Elevated, autunno-inverno 1992-1993, ancora più alta, indossata da Westwood  con un abito dello stesso tessuto (a sinistra). O ancora The Rocking Horse, primavera-estate 1985, con  platform basculante, appunto come un cavallo a dondolo. E infine, forse la più rappresentativa dello spirito Westwood, The Bondage Boot, primavera-estate 2002, con tacco e cinturini, apparsa la prima volta, nel 1976, nel mitico negozio Sex di King’s Road, aperto con il compagno Malcolm McLaren (a destra, in alto). Tutti questi otto modelli, leggermente rivisti e moderati, neanche molto, sono ora in vendita.  

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