“L’immagine della moda italiana si
è diffusa nel mondo attraverso i fotografi, proprio come succede con i
compositori per la musica” ha detto l’assessore alla cultura Filippo del Corno
alla presentazione della mostra Bob
Krieger imagine. Living through fashion and music. ‘60’70’80’90 a Palazzo
Morando, a Milano. E guardando le foto esposte se ne ha più che una conferma.
Grazie anche all’allestimento dell’architetto Carlo Colombo, che ha utilizzato solo due colori, il bianco e il nero,
per dare maggiore risalto alle immagini. Le
sale sono diverse l’una dall’altra, ma ognuna con una sua identità . Krieger
racconta la moda italiana, dalla fine dei ’60 ai primi del 2000, attraverso
ritratti di stilisti e top model (nella foto Linda Evangelisti), copertine, interi
servizi fotografici. Molti sono ambientati in studio, altri in giro per il
mondo, a Chicago, a Marrakesh, ai piedi delle Twin Towers. Emerge comunque
Milano con i suoi protagonisti, che l’hanno
portata a essere la città della moda. “Negli anni ’70 abbiamo invaso gli
Stati Uniti e siamo diventati i numeri uno nel mondo” ha ricordato il
fotografo. E di questo le sue immagini sono
un’importante testimonianza. Ma il loro valore non si limita a
documentare l’evoluzione del costume, della società, della cultura, del modo di
vivere. Le foto hanno una forza capace
di emozionare. “Bob riesce a cogliere l’anima delle persone e non solo nei
ritratti. Anche nella moda, la persona, modella o stilista, viene prima di
tutto” ha spiegato la curatrice Maria Grazia Vernuccio. Un atteggiamento che
rivela, dietro al grande
professionista, un uomo sensibile. Di una semplicità quasi disarmante,
ma senza false modestie, diretto e pronto a riconoscere e a lodare l’impegno di
tutti quelli che hanno lavorato con lui, dall’architetto al corniciaio. O a
dire frasi come “I propri meriti non sono importanti, senza gli altri non si fa
niente”. Nel periodo della mostra, da domani al 30 giugno, sono in programma al
Museo Morando cinque concerti-performance della Yamaha Silent Experience (il
primo il 20 marzo, l’ultimo il 26 giugno). Durante i quali il pubblico potrà
ascoltare la musica attraverso la tecnologia del Silent Wifi Concert, mentre
visita l’esposizione.
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