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Trussardi |
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Massimo Rebecchi |
Non si sa se sia
un bene o un male. In questa settimana della moda milanese si individuano
diverse tendenze, ma nessuna è enfatizzata abbastanza per emergere. C'è il
geometrico che qualcuno nobilita insistendo con i riferimenti alla
Bauhaus. C'è il patchwork di tessuti, l'uso dei materiali maschili femminilizzati.
Ci sono le trasparenze, mai così forti. Da Massimo Rebecchi un inserto di tulle
diventa un modo per rendere sexy l'abito o il tubino, ma non si parla di nude
look. L'ecopelle si mischia con la pelliccia vera, gli swarovski illuminano il
pesante tessuto a quadri. Tra i colori
preferiti il rosa, uno dei più visti della stagione, qui in tonalità albicocca.Rosa più pallido
in pole position anche da Marni che non rinuncia agli inserti a contrasto. Maniche
di volpe sul cappotto cammello. Tasche di pelliccia colorata sulla pelliccia bianca.
Molti gli abiti e i soprabiti con
pannelli, che sembrano sostituire gli stampati.Un po' di
Giappone è un po' di animalier da John Richmond, con spunti sexy. Trasparenze, molti laccetti stile bondage,
ma tutto attenuato. Non per una panterona mangia uomini, ma per una donna chic
e sensuale di tutte le età.
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Krizia |
Il punto di
interesse per MSGM è il collo. Sempre coperto ed evidenziato da qualche
dettaglio. Possono essere i fiocchi di diversa forma, piuttosto che grandi ruche applicate all'abito o al
cappotto, o semplicemente una maglia dolce vita. Per il gioco dei
contrasti la camicia con ruche e lavallière è accostata a pantaloni da jogging
con banda laterale. Colori fluo per gli stivali.Debutto per la
nuova Krizia, disegnata dalla cinese Zhu
Chongyun, che ha acquisito il marchio. Niente sfilata tradizionale ma una
presentazione-installazione con uova di vetro da cui fuoriescono le modelle. Dopo l'araba Fenice
che risorge dalle ceneri, vista a settembre, la metafora continua con l'uovo
che si schiude per liberare la vita. L'ispirazione della collezione è il
futurismo romantico del film Solaris. Chongyun recupera i punti forti
della creatività Krizia e ne fa una base da cui partire.
Così il tessuto jacquard con elementi che ricordano gli animali . Niente
disegni di tigri o pantere, ma la traccia di un graffio. Molto bianco e tagli geometrici e
decisi. La pelle trionfa
sulla passerella di Trussardi. E’ sui trench riveduti, sulla raffinata
tuta, sul tailleur pantalone, sul tubino
dal collo alto, sugli inserti delle pellicce e della maglieria, sul colletto
del cappotto in tweed. Persino sull’abito sottoveste e in versione metallizzata sulle mises da sera.
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