GIUNGLA D'ASFALTO
Suricati rosa spiano dal parco del museo di
Portofino chi cammina lungo il molo. Pinguini gialli controllano il traffico
dei battelli sulla Moldava a Praga. A Milano, gigantesche chiocciole azzurre
strisciano tra le guglie del Duomo, mentre rane di tutti i colori saltano lungo
le sponde del Naviglio. Conigli verdi e coccodrilli arancioni invadono le vie di San Remo. Non sono gli
incubi di un cacciatore pentito e nemmeno i sogni di un animalista in
analisi. Chi li conosce, e sono in molti, sanno che sono le opere pop di
Cracking Art, gruppo di artisti che dal 1993 lavora con la plastica riciclata. Dietro,
spirito ambientalista, ma anche la voglia di sperimentare nuove tecnologie,
staccando con i vecchi linguaggi. Come dice il verbo inglese “to crack”
rompere, spezzare. Ognuno dei soci fondatori ha una sua produzione individuale,
basata sugli stessi principi. Si può
vedere fino al 31 marzo, da Pisacane Arte
a Milano. Ci sono i grovigli e le spirali di Alex Angi, il busto barocco di
Carlo Rizzetti, le composizioni di plexiglas
con oggetti recuperati dalla spazzatura di Renzo Nucara, i quadri
tridimensionali di Kicco e le mappe di Marco Veronese. Ovviamente insieme a lupi, suricati,
tartarughe, chiocciole di varie dimensioni e colori. Alcuni degli animali della City Jungle
(“Welcome to the (City) Jungle” è il titolo della mostra) presidiano
attualmente l’ingresso di Palazzo Lombardia a Milano.
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