Si inaugurano a ritmo serrato le
mostre a Milano per l’Expo in città.“Arte Lombarda . Dai Visconti agli Sforza.
Milano al centro dell’Europa” è una di
queste. Si apre domani a Palazzo Reale e
proseguirà fino al 28 giugno. Molto didattica, con indicazioni sobrie, come ha fatto
notare Mauro Natale, curatore con Serena Romano, “consente di apprezzare la
storia politica e trovare la corrispondenza fra avvenimenti ed espressione
artistica”. Rientra in quel programma espositivo per inquadrare Milano nell’Europa e nel tempo. “Racconta
l’unicità dell’esperienza artistica del nostro paese e Milano come capitale,
attrattiva per artisti, rilanciando l’influenza che ha avuto nel mondo” ha
ribadito l’assessore alla cultura Filippo Del Corno. Mette in evidenza due
caratteristiche pregnanti non solo della Lombardia, ma anche dell’Italia: estro
artistico e competenza artigianale. Da vedere sculture, affreschi, dipinti, vetrate,
miniature, oggetti di oreficeria, realizzati
da artisti che lavorarono per i Visconti e gli Sforza, dal 1300 al 1500.
Dai più noti come Vincenzo Foppa o
Gentile da Fabriano ad altri meno conosciuti. Da quelli, nella prima sezione
espositiva, del Trecento, certamente
condizionati da Giotto, a quelli nell’ultima sezione, come Bernardo
Zenale o Giovanni Antonio Boltraffio (v.foto),che più hanno sentito l’influenza
di Leonardo e Bramante. Per assemblare le 239 opere esposte un lavoro di
ricerca durato quattro anni, svolto in
collezioni private, musei, biblioteche, archivi, fondazioni, ma anche piccole
chiese di paese: 124 fonti di cui 90
italiane e 34 straniere. La mostra, tra
l’altro, si riallaccia a un’ analoga allestita sempre a Palazzo Reale del 1958,
curata da Gian Alberto Dell’Acqua e Roberto Longhi, che si era proposta, e ci
riuscì, di colmare la lacuna sull’arte lombarda. Molto utile, soprattutto per
mettere a fuoco i cambiamenti nel corso dei secoli, il catalogo Skira, a cura
di Mauro Natale e Serena Romano.
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