Se l’obiettivo era di attirare l’attenzione sul
“problema dell’attenzione” è stato perfettamente centrato. Ieri fra le 18,30 e
le 19,30 una folla ha invaso la piazza davanti al Museo della Scienza e della
Tecnica di Milano, per contemplarne la facciata. Su questa erano
proiettati enormi occhi completi di ciglia con una bandiera svizzera in mezzo. “The art of attentiveness”
è il titolo dell’installazione creata dall’artista della luce Gerry Hofstetter.
Fa parte di un progetto “itinerante” voluto da Swiss, la compagnia aerea, per
mettere a fuoco la mancanza di attenzione che caratterizza i nostri tempi: il
non sapere guardare, l’incapacità di soffermarsi a osservare il mondo intorno,
perché sempre di fretta o concentrati su un cellulare. Ma funziona anche da
messaggio promozionale. Dato che insiste sugli occhi sempre aperti di hostess e
steward per assicurare ai passeggeri il migliore trattamento. Quella di
Milano è l’ultima tappa delle sei
previste. Coerente e motivata la scelta dei luoghi da illuminare. Dalla prima,
l’osservatorio Reale di Greenwich a Londra(v.foto a destra) che stabilisce le ore e i fusi
orari, fondamentali per chi vola. Poi la facciata del Fairmont Hotel Four
Seasons sulle rive dell’Aler ad Amburgo che invita ad ammirare l’effetto
scenografico nella notte. Quindi Parigi con la Cité Universitaire, l’opera di Vienna
per un’orchestra di luci e la chiesa del Sacro Cuore di Barcellona (v.foto in alto). A Milano è
stata realizzata anche una proiezione-installazione sulle volte di una sala del
museo, scelto per via del forte legame di Leonardo da Vinci con il volo. Di undici
persone gli occhi “utilizzati” marroni, verdi e azzurri. Il progetto si
concluderà con una proiezione, agli inizi dell’estate in Svizzera, sulla quale
l’artista non ha voluto anticipare nulla. Se non che avrà due secondi per cogliere con
la sua macchina fotografica una speciale situazione. Quanto agli occhi li
sceglierà fra quelli degli spettatori che gli avranno inviato un selfie dei
propri. “Tutti gli occhi vanno bene, ha spiegato Hofstetter, a parte gli azzurri
troppo chiari e…i rossi” (Per info:www.swiss.com).
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