Che Matera sia una delle mete più intriganti e
affascinanti del mondo si è scoperto molto
tempo prima che fosse decretata capitale della cultura 2019. Ma che avesse un
suo mare, non ci si pensava proprio. A
solo una ventina di minuti d’auto con spiaggia
e acque da far invidia ai Caraibi e un porto turistico unico in Italia ad
aver ottenuto le cinque ancore d’oro della TYHA (The Yacht Harbour Association).
Il Porto degli Argonauti, questo è il suo nome, è a Marina di Pisticci e fa
parte di un resort progettato negli anni ’90 da Luigi Vietti, l’architetto-inventore
della Costa Smeralda. Nessun riferimento però nel bene e nel male alla perla sarda, ma case di varie dimensioni al massimo di due piani, con porticati, pergolati,
intonaci in colori pastello, posizionate tra vialetti, giardini, piccole
piazze. Senza la forzatura di voler apparire a tutti i costi un borgo autentico,
ma con l’obiettivo di una funzionalità esteticamente piacevole. Oltre a ville
unifamiliari o con diversi appartamenti
c’è un albergo, un centro commerciale, bar, negozi, uno yacht club, un circolo della vela, un
palcoscenico-teatro con un denso programma estivo. Il tutto a ridosso di una grande
pineta che finisce nel mare. Il luogo è attraente, ma quello che lo rende
differente da qualsiasi, anche superlativo, villaggio-vacanze sono i dintorni così differenziati. Da Matera piena
di storia e cultura a Metaponto con notevoli resti archeologici, dalle Dolomiti
Lucane all’accogliente Bernalda dove capita d’incontrare Francis Ford Coppola
che qui ha un albergo. Per non parlare del percorso fra i due mari, Tirreno e
Jonio, il Coast to Coast del film, debutto alla regia di Rocco Papaleo.
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