160 ancore( di cinque tonnellate l’una) portate con palloni, sgonfiati al momento della posa. Tutto il materiale è italiano, mentre è tedesco il luccicante tessuto arancione per ricoprire la inusuale passerella. Ci si potrà passeggiare giorno e notte. Per le ore di buio, poche dato il periodo dell’anno, sono previste luci di due metri. Ma chiunque sarà in grado di camminarci? “Può dare una sensazione strana” ha spiegato Christo. Per questo ci saranno 150 operatori, riconoscibili dalla T-shirt e formati con un corso, pronti a intervenire, oltre che a offrire un quadrato di tessuto arancione, ricordo della passeggiata. L’artista, vedovo della moglie e compagna di lavoro Jean Claude dal 2009, ha raccontato com’è nata l’idea dei progetti d’acqua, dal primo negli anni ‘60 in Australia e di come da allora si sia evoluta la tecnologia. Per l’impacchettamento del Reichstag di Berlino, forse l’opera più famosa, ci sono voluti 25 anni e 600 disegni, anche per le difficoltà di ottenere i permessi. Per il lago d’Iseo, Christo ci lavora dal 2014 e c’è stato un grosso aiuto da parte delle autorità che faranno deviare il percorso dei battelli. I disegni del progetto oltre che collage, modelli in scala, foto, video, di altri Water Projects, realizzati e non, sono da vedere in una mostra a cura di Germano Celant. Dal 7 aprile al 18 settembre al Museo di Santa Giulia a Brescia.
venerdì 12 febbraio 2016
A SPASSO SUL LAGO
160 ancore( di cinque tonnellate l’una) portate con palloni, sgonfiati al momento della posa. Tutto il materiale è italiano, mentre è tedesco il luccicante tessuto arancione per ricoprire la inusuale passerella. Ci si potrà passeggiare giorno e notte. Per le ore di buio, poche dato il periodo dell’anno, sono previste luci di due metri. Ma chiunque sarà in grado di camminarci? “Può dare una sensazione strana” ha spiegato Christo. Per questo ci saranno 150 operatori, riconoscibili dalla T-shirt e formati con un corso, pronti a intervenire, oltre che a offrire un quadrato di tessuto arancione, ricordo della passeggiata. L’artista, vedovo della moglie e compagna di lavoro Jean Claude dal 2009, ha raccontato com’è nata l’idea dei progetti d’acqua, dal primo negli anni ‘60 in Australia e di come da allora si sia evoluta la tecnologia. Per l’impacchettamento del Reichstag di Berlino, forse l’opera più famosa, ci sono voluti 25 anni e 600 disegni, anche per le difficoltà di ottenere i permessi. Per il lago d’Iseo, Christo ci lavora dal 2014 e c’è stato un grosso aiuto da parte delle autorità che faranno deviare il percorso dei battelli. I disegni del progetto oltre che collage, modelli in scala, foto, video, di altri Water Projects, realizzati e non, sono da vedere in una mostra a cura di Germano Celant. Dal 7 aprile al 18 settembre al Museo di Santa Giulia a Brescia.
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Che bello Luisa, ci andiamo insieme? Ale
RispondiEliminaVale la pena provare
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