venerdì 12 aprile 2019

TRAME DI PALAZZO


 Ph. Giovanna Dal Magro
 Ph.Giovanna Dal Magro
Non è certo un discorso nuovo, ma è vero. La Design Week o Fuori Salone fa conoscere più angoli nascosti di Milano, della migliore e più approfondita guida. Anche perché gli incredibili cortili, ma soprattutto i palazzi straordinari sono normalmente chiusi al pubblico. Come il neorinascimentale Palazzo Turati in Via Meravigli, fatto costruire con la facciata in bugnato a forma di diamante, a imitazione del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dai fratelli Turati, commercianti di Como e nessuna parentela con il più famoso Filippo. L’ha scelto per la sua esposizione il Dutch Design. Non a caso nel cortile  una distesa di 15mila tulipani rossi accoglie i     

mobili da giardino di Borek. Al piano terreno piccole e incuriosenti mostre come quella dei medaglioni di Carina Wagenaar, che raccontano la storia di una regina e di un re olandesi con oggetti metallici, legati al loro personaggio e inseriti in una cornice dorata. O i tessuti per poltrone ispirati alla natura di Melissa Peen. Ma sono i saloni affrescati del piano nobile, ai quali si accede da un imponente scalone,  che hanno il potere di incantare. L’alta tecnologia e il design, con una strizzata d’occhio alle tradizioni, s’ inseriscono in accordo-contrasto nel contesto barocco. L’arte e la funzionalità si incontrano nel lampadario con svolazzanti uccellini di Bibi Smit (in basso). Sono tratti da quadri di Van Gogh le carte da parati di Beddinghouse (in alto). Reinventati sulle tappezzerie del 17° secolo i tappeti e i tessuti d’arredo di Moooi, con i ritratti di Rembrandt. Futuribile, invece, la poltroncina di metallo e bolle di vetro di Thed Konings. Grande magia anche nel The Litta Variations Opus con i designer da tutto il mondo. Coinvolti, oltre il palazzo più importante dell’architettura barocca milanese, il cortile dell’Orologio, il Teatro Litta e il suo foyer. Ad accogliere il pubblico l’Echo Pavilion installazione-scatola  che riflette l’intero cortile d’onore, della coppia cilena Pezo Von Ellrichshausen (al centro). Di grande appeal il Teatro del Giorno , versione scenografica e miniaturizzata di un vero teatro, progettato dagli studenti dell’Ecole Camondo, famoso istituto  di architettura e design di Parigi. Qui il colore dominante è il blu  di Yves Klein. Interessanti nel foyer i progetti di undici giovani studenti di design presentati dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, finalizzati a migliorare la vita delle persone. Di grande effetto l’installazione A.X.A.P. di Matteo Ragni per XL Extralight. Con 147 farfalle  che si sollevano dal pavimento con un battito d’ali, metafora di leggerezza. E poi ancora i mobili in  rattan fatti a mano,  tra cui il cavallo a dondolo, del designer australiano Alvin T, le porcellane del brand tedesco Kober, le iperleggere sedie  del brasiliano  Jader Almeida per Sollos.

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