Il coinvolgimento della moda nel
design, e viceversa, è sempre più forte. Anche perché il gioco delle contaminazioni
è una delle principali tendenze nella moda. Basta vedere in questa Design Week
milanese le boutique di Montenapoleone e dintorni, regno del monomarca. La
partecipazione alle volte è diretta con una collezione Home come Brunello Cucinelli e altri, alcuni presenti anche al
Salone. Oppure con capsule per l’occasione, come le minifurrissime di Simonetta Ravizza, le piccole shopper in tessuti d’arredamento
con manico in visone. Elisabetta Franchi ha usato per cinque capi basici una
delle quattro nuove stampe dei tessuti da parati di Simone Guidarelli
Walldesign. Santoni ha presentato la poltrona Cab in pelle di Mario
Bellini, reinterpretata da Patricia Urquiola e dipinta a mano in tre colori dai
suoi artigiani. Con quel caratterizzante effetto degradé delle scarpe (al centro a sinistra). Realizzati da artigiani spagnoli le borse e
gli oggetti per la casa, in paglia intrecciata di Loewe. C’è chi ha preferito
un’ installazione ispirata a proprie creazioni. Come Dodo con l’opera, sul tema
del nodo dei suoi gioielli, dell’artista cino-americana Windy Chien, che ha
creato, per un anno ogni giorno, un nuovo nodo. Colori proibiti s’intitola la mostra-riflessione sulla pittura
astratta europea, nello spazio dedicato all’Arte Contemporanea di Les Copains. Un
cerbiatto, alto due metri e avvolto in nastro adesivo, invade la boutique di
Burberry: è la riproduzione di quelli in ceramica delle stampe create dallo stilista
della maison Riccardo Tisci (in basso). WP Store ha scelto Patrick Tuttofuoco per una
performance fatta di video, danza, musica scultura. Vivienne Westwood ha ospitato
una installazione luminosa, una di cioccolato di ABChocolate e la nuova lavatrice
Samsung che, oltre a consumare meno energia
elettrica e meno acqua, ha uno geniale sportello dove inserire il capo dimenticato,
a programma iniziato. Sempre in Corso Venezia, Woolrich ha festeggiato i
cinquant’anni della mitica sedia Plia dell’Anonima Castelli. Passando ad altre zone della città, Missoni è
con la sua variopinta collezione Home in
Via Solferino e in Viale Elvezia, qui anche con tavoli e poltrone da giardino (al centro a destra). Sempre
in Via Solferino, Maliparmi espone le acconciature e gli interessanti ritratti
senza volto di donne africane di Ada Giunti. Mentre Ottod’Ame mette in mostra i
coloratissimi lavori con tessuto dell’artista venezuelana Maryangel Garcia. Nella
boutique Anteprima di
Corso Como Painting live performance
di Ellie Omiya, sui mobili di cartone ecosostenibili di Corvasce Design (in alto). In Zona Tortona Chorustyle ha inaugurato la nuova collezione di mobili da ufficio.
Mentre nello spazio di Viale Umbria, Marni
ha mostrato la sua Moon Walk: mobili e complementi d’arredo costruiti, con
materiali inediti e mai sperimentati, da artigiani colombiani.
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