mercoledì 3 aprile 2019

CANTA NAPOLI E NON SOLO



E’ strano doversi dispiacere di non capire il napoletano, non stando a Napoli. E invece può succedere allo spettacolo Napule è …n’ata storia, al Teatro Menotti di Milano fino al 7 aprile. Secondo appuntamento della rassegna di narrazione e contaminazione Talkin’ Menotti, è presentato da Schegge di Mediterraneo e Festival dell’Eccellenza al Femminile. E Mariangela D’abbraccio, la protagonista, rappresenta bene queste eccellenze. Cantante e attrice, si esibisce in 24 canzoni del repertorio di Pino Daniele e in parole e versi di Eduardo De Filippo e altri grandi autori napoletani del ‘900. Dotata di una notevole presenza scenica, sa calamitare l’attenzione in modo straordinario, anche se non si coglie il significato della parole. Ma quando legge un verso, una poesia, o in rari casi canta in italiano, sebbene la sua capacità interpretativa sia forte, si ha l'impressione di perdere qualcosa, non conoscendo il napoletano. In perfetta sincronia, con il suo stesso contagioso entusiasmo, la band dei sei di Musica Da Ripostiglio, che l’accompagna con chitarra e voce, chitarre elettriche, contrabbasso, batteria, fisarmonica. Ben studiata la regia di Consuelo Barilari e la scenografia fatta d’immagini proiettate. Da quelle del Pulcinella rivisto di Emanuele Luzzati, ai frammenti di cartoon, alle foto di Napoli degli anni ‘50. Perfetto anche l’abito di D’Abbraccio, uno chemisier nero, vagamente anni ’40, cha lascia intravvedere maliziosamente una sottoveste di seta, e degli stivaletti bassi che rivelano le caviglie sottili. Un insieme da donna vera che mette in risalto la figura morbida e accogliente, enfatizzata dai lunghi capelli neri, che scioglie a metà spettacolo, e dai movimenti decisi ma femminili, sensuali, senza mai diventare volgari e neppure affettati.     

Nessun commento:

Posta un commento