Quando si parla di oro nella pittura , il riferimento immediato è all’arte sacra, a pale di altari, trittici
con annunciazioni e madonne, affreschi di chiese. Stupisce quindi una mostra di artisti contemporanei
che usano l’oro in opere che hanno poco o nulla di religioso. E’ il caso di Oro,1320-2020. Dai maestri del Trecento al
Contemporaneo alla Galleria Salamon di Milano dal 22 novembre al 31
gennaio. In uno degli affascinanti
palazzi di uno dei tanti, inaspettati e segreti cortili del centro. Qui, in piccole sale, con luci ben studiate che
moltiplicano la curiosità, opere dal Trecento al Tardogotico, per lo più di
tradizione giottesca, affiancate a lavori di tre italiani degli ultimi
cinquant’anni. Un modo per raccontare la storia della foglia d’oro, pezzo forte
del nostro artigianato artistico. Ecco incoronazioni della Vergine, svariate
Madonne con bambino, un angelo annunciante (nella foto Antonio Veneziano, 1375),
una crocifissione, un martirio e, a sorpresa, un corteo trionfale di Traiano
attribuito a Giovanni Di Tommaso Crivelli e datato 1475. In alternanza le opere
di tre maestri contemporanei, di cui uno è Lucio Fontana con uno straordinario Concetto spaziale, conosciuto dai più
come “un taglio”, del 1960, realizzato in tessuto dorato. Non meno pregevoli e
altrettanto d’effetto i lavori di Maurizio Bottoni e Paolo Londero. “Non m’interessa la realtà, ma quello che accade dentro” dice Bottoni (classe 1950) e con
meticolosa attenzione studia e cerca di
evidenziare le caratteristiche dei Coleotteri,
dipinti a colori su un tondo d’oro,
piuttosto che le Rose di Pelizza, omaggio al pittore divisionista. Racconta la
vita nell’alveare in un Trittico
con le api dorate. Descrive le Erbe di
campo partendo dalla zolla (v.foto). E tutto sul filo di una poetica ironia, come lo scheletro disteso con la scritta “Oggi riposo”. Paolo
Londero (classe 1969)narra piccole fiabe in cui protagonista è un animale.
Dalla Gallina d’Oro che vicino ha un
uovo d’oro da cui esce il pulcino (v.foto) all’Avaro, un polpo avvinghiato a una pepita d’oro, fino alle Creature, formiche nere che si ammassano per entrare attraverso un ramo nel Creatore, un teschio di scimpanzé in oro zecchino. La galleria è
aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle
19.
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