giovedì 2 febbraio 2017

MOMENTI D'IRREFRENABILE COMICITA'


Vedendo lo spettacolo C’era una svolta, di Alberto Patrucco (nella foto) e Antonio Voceri, al Teatro Verdi di Milano fino a domani, ci si chiede come sia possibile fare dell’ottima satira legata strettamente all’attualità  senza essere ripetitivi e banali. In un’epoca in cui con internet le notizie arrivano in tempo reale e diventano subito vecchie e superate. L’istantaneo invecchiamento dell’informazione, tra l’altro, è un tema che tocca con divertente esagerazione lo stesso  Patrucco, in
scena per quasi due ore senza interruzione. Con una sequenza di frasi, battute, aforismi, giochi di parole d’irresistibile comicità, di cui la maggior parte fanno riferimento al più assoluto contemporaneo. Basti dire che la prima cosa che l’attore-autore dice presentandosi è “Lo spettacolo è senza olio di palma”. E tutto questo anche se la storia è quella di un oscuro cabarettista della Brianza che negli anni Settanta arriva a Milano. E quindi c’è il racconto, ovviamente infarcito di nonsense e ironia,  di quasi mezzo secolo: dagli anni di piombo alla Milano da bere, a Tangentopoli, con continui confronti con il presente. Lo accompagnano, in questo strampalato viaggio nel tempo, Daniele Calderini, che ha curato anche gli arrangiamenti, alla chitarra e al pianoforte e  Francesco Gaffuri al contrabbasso e basso elettrico.  Ogni tanto Patrucco sospende la narrazione per cantare canzoni di Georges Brassens di cui oltre a un grande ammiratore è uno straordinario traduttore. Moltissimi i momenti d’irrefrenabile ilarità. Dalla descrizione del brianzolo che si è fatto da solo (ma nel senso che non è stato generato da una mamma) per cui il lavoro è la ragione di esistere. Alla rilettura di titoli di giornali su fatti di cronaca, per tirarne fuori la non voluta comicità. Fino alla straordinaria traduzione delle più usate frasi latine.   

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