giovedì 9 febbraio 2017

FEROMONI DI GATTO E SALAMANDRE ALBINE




Chi non ha un olfatto sviluppato o come si dice nel mondo delle fragranze un naso, non può godere in pieno di questa installazione.   Nessuno però può restarne indifferente. E’ Infection di Pamela Rosenkranz (Svizzera, 1979), da oggi fino al 14 maggio alla Fondazione Prada di Milano. Costituisce la seconda fase del Progetto Slight Agitation, che comprende quattro site specific di cui quello di Tobias Putrih, già esposto, e due che saranno esposti di seguito all’interno della Cisterna. Il titolo, poetico e intrigante, è un’espressione usata dallo storico francese Fernand Braudel (orig. une légère agitation) per descrivere in un suo lavoro la marea del Mediterraneo. L’opera consiste in una montagna di sabbia, che riempie una sala della Cisterna, intrisa di un profumo, ottenuto da feromoni              
                    di gatto ricreati in laboratorio, che dovrebbe generare sensazioni di attrazione o di repulsione nei visitatori, of course dotati di olfatto. La possibilità della fragranza attraente, contro ogni aspettativa, esiste. Traccia di feromoni felini si trovano in Chanel N°5, il pigiama di Marilyn, e in Obsession for men, conturbante essenza maschile di Calvin Klein. Il profumo evapora lentamente grazie a una luce verde che illumina la  cima  della montagna. Ovviamente l’installazione è da vedere dall’alto, meglio da soli e in silenzio. Sempre alla Fondazione Prada,  inaugura oggi ma termina il 9 aprile, Extinct in the wild, più che una mostra un progetto a cura dell’artista Michael Wang (Usa, 1981, nella foto). In tre teche in vetro e alluminio sono raccolte specie animali e vegetali  estinte in natura, di cui rimane solo qualche esemplare tenuto in vita dagli scienziati. Sotto ognuna di esse, proprio come un’opera d’arte, c’è una targhetta  con,  invece del titolo, il nome scientifico e l’anno di estinzione. C’è una minuscola palma delle Hawaii salvata dalla scomparsa totale grazie a un gruppo di studiosi con un’impollinazione forzata. Alcune piante hanno proprietà allucinogene, alcune sono  note come il Ginko biloba, altre sconosciute ai più come la cicade blu. Affascina il labeo bicolor, pesciolino del mar di Tailandia. Inteneriscono le due salamandre albine che come fantasmi si inseguono. Vivevano nei canali costruiti dagli Aztechi intorno a Città del Messico e prosciugati per molto tempo. Meno d’effetto, ma comunque interessanti una ventina di foto  di specie varie di flora e fauna nei loro habitat, tra cui uno stranissimo leone. Ottima e a effetto l’illuminazione delle teche. Affidata a una schiera  di giardinieri, scienziati, guardiani esperti  la cura dei piccoli- grandi superstiti.(Foto di Giovanna Dal Magro).

Nessun commento:

Posta un commento