martedì 3 giugno 2025

UN PRINCIPE PIU' CHE AZZURRO

Definirlo semplicemente romanzo non sembra giusto, gli si toglie molto, ma chiamarlo romanzo storico potrebbe essere azzardato. Il principe azzurro di Diego Cugia (Giunti Editore) è una felice sintesi di tutte e due le espressioni letterarie. Racconta la breve e intensa vita di Corradino di Svevia. Un personaggio che molti conoscono in virtù di quella discutibile poesia di Aleardo Aleardi che lo dipingeva "biondo, bianco, beato" e di un unico verso dell’inferno dantesco. Ma pochissimi conoscono i suoi “fatti”, svoltisi nel giro di soli sedici anni. 

 


Con una prima parte da piccolo principe di una delle più importanti famiglie reali, una madre autoritaria e anaffettiva che quando ha solo nove anni lo abbandona nelle mani della servitù, ma fortunatamente anche del famoso Yesuf che lo inizia a pensieri e riflessioni, che gli saranno utilissime per formare il suo carattere e la sua tempra. Nella seconda parte è un sedicenne con la mente di un uomo maturo, che vuole riconquistare le sue terre, ma non per la sete di potere fine a se stessa dei suoi avversari. Ne emerge una figura bella e positiva, di cui è difficile non subire il fascino o innamorarsi. E questo anche  grazie al tipo di narrazione che mette insieme fatti e sentimenti in giusto equilibrio tra loro, senza mai eccedere, e soprattutto non lasciando mai che gli uni condizionino la valutazione degli altri. Corradino è una figura vera, realistica, che potrebbe esistere, anzi si vorrebbe che esistesse. Un "principe azzurro" per tutti, non solo per le "Cenerentole". E questo è emerso già in parte anche nella presentazione del libro grazie alle azzeccate domande rivolte a Cugia dalle giornaliste e scrittrici Anna Folli e Valeria Serra. A cui l’autore ha sempre risposto con enfasi, alle volte perfino togliendo la parola alle intervistatrici. A completare la magia della situazione il luogo, The Sanctuary, una vecchia struttura ex deposito ferroviario di Porta Genova riadattato da una community di artisti. E la musica dal vivo di Soulin'duo.



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