Una visita anche lunga non è sufficiente per la mostra alle Gallerie d’Italia di Milano, in corso dal 30 maggio al 5 ottobre. E il titolo Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg in qualche modo lo preannuncia. Non tanto perché conta sessanta opere che occupano quasi interamente le monumentali sale, ma perché racconta le sperimentazioni artistiche dalla fine degli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta. Un periodo quindi lungo e denso di "rivoluzioni". Dove si inserisce appunto il tributo a Rauschenberg per il centenario della nascita con sue importantissime opere, in cui utilizza svariati materiali in inediti assemblaggi (foto sotto).
Quanto ai lavori degli altri artisti sono in un dialogo, pressoché continuo, tra arte europea, italiana soprattutto, e arte statunitense. Si parte dalla "piccola rivoluzione" di Lucio Fontana, Piero Manzoni, Yves Klein. I primi due con "la rinuncia al colore", sostituito dai famosi tagli di uno o dall’applicazione di vetri sull’acrilico, con l’effetto tridimensionale per l’altro. O, invece, un provocatorio monocolore per Klein. Si continua con il minimalismo americano dei meno conosciuti Robert Mangold e Carl Andre, affiancati dalle superfici bianche di Enrico Castellani. Un minimalismo rivisto, che prelude alle nuove intuizioni dell’Arte Povera, quello di Michelangelo Pistoletto che gioca con gli specchi o di Giulio Paolini con gli ineffabili leggii. Fino ad arrivare ai collage di Jasper Johns e alla Pop Art. Con Roy Lichtenstein, le immancabili Marilyn e i Mao di Andy Warhol, ma anche, nella medesima ripetizione ossessiva, le Electric chairs (foto al centro). Nella stessa sala ecco la bandiera piegata di Giulio Paolini con il titolo Averroé, dal nome del filosofo spagnolo del XII secolo, sul tema del simbolo che perde leggibilità. Alla fine del percorso le coloratissime opere di Jean-Michel Basquiat (foto in basso)che “rompe con i codici freddi della Pop Art”, e la pseudo-mappa di Francesco Clemente con il fil rouge fra Roma e Milano.
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