mercoledì 29 gennaio 2025

COME IN UN FILM

Tutti conoscono Quarto Stato di Pellizza da Volpedo per le vicissitudini in cui è stato coinvolto negli ultimi anni, che finiranno a breve quando sarà ricollocato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano. Ma anche perché nel 1976 è comparso sulla locandina di Novecento di Bertolucci, confermandosi emblema della classe operaia e non solo. Sono molti, invece, quelli che ignorano le numerose altre opere del pittore, conosciute e apprezzate all’estero. Fa quindi piacere che un film ricordi l’artista, evidenziandone le straordinarie doti pittoriche e il suo essere stato avanti per i tempi .


S’intitola Pellizza pittore da Volpedo, dove pittore nella locandina è scritto in un altro colore e carattere. Diretto da Francesco Fei e interpretato da Fabrizio Bentivoglio, il film è prodotto da Apnea Film  in partecipazione con Mets Percorsi d’arte. Critici d’arte, direttori e curatori di musei, con i loro commenti, aiutano a descrivere il personaggio, ma anche episodi che riguardano le sue opere. Come  l’impegnativo trasporto di Quarto Stato dal Museo del Novecento alla Galleria d’Arte ModernaBentivoglio non interpreta il pittore, ma è una presenza continua che ne rievoca la vita e l’arte , partendo da un diario di Pellizza che trova nel suo atélier a Volpedo. Il racconto è supportato da immagini di dipinti, tra cui vari ritratti ma anche foto, con le quali l’artista "fermava" situazioni che poi riprendeva nei suoi quadri. “Il suo è un taglio cinematografico” ha detto alla presentazione del film Bentivoglio. Molti quadri, infatti, raccontano una storia. Basta pensare a Le speranze deluse dove, a far da sfondo a una giovane che pascola le sue pecore, c’è il corteo di un matrimonio . E il viso addolorato della ragazza fa intendere che lo sposo era l’uomo che amava. La luce gioca un ruolo importantissimo,  sia nel riprendere la natura, sia nei ritratti e nei volti. Ogni tanto compare il pittore. E’il giovane attore Mafre (Marco Federico) Bombi che lo interpreta. Non parla, pensa, guarda, dipinge, cammina per le vie di Volpedo e improvvisamente diventa Bentivoglio, inquadrato  di schiena. Il film si segue con grande interesse, quasi con suspense e ci si affeziona sempre più al personaggio.  Con tante cose da dire, una creatività smisurata e una vita, all’inizio felice, perché con genitori che gli permisero di continuare la vocazione frequentando dei corsi di pittura. Ma poi continuata con grandi dolori e lutti, che l’hanno portato a non avere più voglia di dipingere e a suicidarsi a 39 anni.  Il film sarà, in 200 sale cinematografiche italiane, solo il 4 e il 5 febbraio.

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