Potrebbe essere lo slogan di questa fashion week milanese. Certo si parla di primavera-estate, ma non è così scontato, specie considerando collezioni dove la sartorialità è l’elemento base. Un esempio è Eleventy che di stagione in stagione rende le sue proposte sempre più appetibili e l’apertura di monomarca nel mondo lo conferma. Ecco tessuti come il lino o il cotone trattati con una speciale spalmatura. Il lurex solo all’esterno, per assicurare il confort. Speciali garze di cotone giapponesi per camicie e giacche, maglie impreziosite da paillettes, ma ton sur ton per tocchi di luce non vistosi, una gonna in nappa con ricami esclusivi, a mano. Molti i maxi gilé da indossare sui pantaloni con pinces, ampi ma senza eccessi. In suede le sahariane (foto sotto). Impunture che diventano un raffinato elemento decorativo. Colori dominanti tutte le gradazioni del beige e dell’azzurro.
Il cielo con la minaccia di pioggia non ha compromesso la sfilata di Luisa Beccaria al LùBar, delizioso locale nel cortile della Galleria d’Arte Moderna. L’abito è protagonista, per lo più lungo, in una grande varietà di materiali, dal lino stretch al fil coupé, dall’organza al tulle, al sangallo tagliato al laser. Molti i ricami, spesso a contrasto. Oltre le immancabili stampe a fiori, un ritorno del quadretto Vichy anni 50, perfino per l’abito con strascico da gran sera. Palette cromatica “giocata con i toni dell’orizzonte”. La tradizione e l’elevata artigianalità di un brand d’eccellenza, da cinque generazioni, è visibile nella nuova collezione di Gherardini. Niente è lasciato al caso, per borse innovative al massimo, destinate a durare nel tempo. Tra i fiori all’occhiello la riedizione in edizione limitata di una borsa d’archivio realizzata da artigiane kenyote, per un perfetto connubio tra artigianalità e sostenibilità. Debutto italiano per Raisa Vanessa, brand creato dalle gemelle turche Raisa e Vanessa Sason. In uno dei più fascinosi cortili di Milano ecco una serie di abiti e completi da indossare non prima delle 7 pm. Silhouette che richiamano il movimento dell’acqua, così come tessuti con paillettes che ricordano le squame dei pesci. Colori della natura soprattutto marina: azzurro, verde, bianco, con trasparenze dominanti. Ispirazione la leggenda di due pesci inseparabili dell’antica Grecia, un invito a non arrendersi mai. Cinque i temi della collezione di Herno, che copre davvero la primavera e l’estate. Ci sono infatti trench e impermeabili, capispalla dal bomber al chiodo, parka di taffetà ma anche pantaloni in seta, top e bermuda in lino, cardigan in maglia a micro rete (foto al centro). Da Los Angeles arriva Out of the blu, la moda neo-pop di BruceGlen, brand creato dai gemelli Bruce e Glen Proctor. Racconta, con le tinte forti delle stampe, sogno e immaginazione, ma con un occhio attento alla sostenibilità: nessun spreco di acqua e attenzione all’elettricità nella produzione. Keqiao, uno dei più importanti distretti del tessile cinese (foto in basso), porta nello scenografico Garden Senato le creazioni di quattro giovani talenti. Geometrie, giochi di drappeggi, pelle lavorata in modo speciale, trafori con svariati flash di tradizione.
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