L’attenzione all’ambiente come ispirazione per
l’arte. E non si tratta né di verde, né di animali. Ma di un depuratore e
sistemi similari installati in una zona dove si lavora la pelle. Succede a
Santa Croce sull’Arno “l’unico distretto italiano moda ad avere come
specializzazione l’intera filiera produttiva” ha
detto il sindaco Giulia
Deidda. Qui si trova dalle concerie ai calzaturifici, ma anche le fabbriche di
prodotti chimici e macchinari indispensabili alla produzione. Da anni il 4% del fatturato di queste aziende
viene investito per ridurre l’impatto ambientale. C’è, infatti, un Consorzio
Depuratore che riesce a riciclare il
100% delle acque delle lavorazioni e tutti i materiali di scarto. E il Comune
di Santa Croce in collaborazione appunto con
il Consorzio e la Galleria Continua, ha affidato a due giovani artisti,
Valentina Ornaghi classe 1986 e Claudio Prestinari classe 1984, il progetto
artistico per la mostra Stille, al
Centro Espositivo di Villa Pacchiani. Tutte le opere sono create quindi su
ispirazione
di questo processo, con materiali spesso reperiti in zona. Anche se
non possono definirsi dei site specific veri e propri, perché potrebbero essere collocati in altri musei o
gallerie. Il collegamento con la
finalità del progetto è visibile nei titoli. C’è Paolina, dove una copia in ceramica della
celebre scultura del Canova ha nella cavità interna uno stagno di piante acquatiche. La vanità e il potere, simboleggiati dal personaggio femminile, vengono rovesciati per favorire la nascita di un ecosistema per mantenere l'acqua pulita. In Prima di tornare fiume c’è
un secchio e lo straccio mocio lunghissimo, fatto degli scarti
di pelle. C’è una scultura con i tubi, elementi importantissimi per il riciclo
dell’acqua. L’effetto decisamente a sorpresa è accentuato ed enfatizzato dagli
spazi in cui le opere sono disposte: le grandi sale della villa con pavimento
di cotto e soffitto decorato. Inaugurata il 18 novembre, la mostra chiude il 14 gennaio.
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