giovedì 4 maggio 2017

TANTO DI CAPPELLO




A fine anno riapre, rinnovato con le tecnologie multimediali più avanzate, il Museo del Cappello Borsalino ad Alessandria. La notizia non è importante per se stessa,  ma è significativa per la valorizzazione del made in Italy. E' un tassello fondamentale di quel sistema moda e cultura, che in Italia stenta ad affermarsi. Il nuovo museo, infatti, ha tutte le caratteristiche per ribadire ed esaltare il legame tra arte, cultura, artigianato, imprenditoria e territorio. Con i suoi 160 anni di vita il marchio ha un valore iconico tanto da identificare il nome Borsalino con il cappello stesso. Il nuovo museo sarà sempre nello storico Palazzo di Via Cento Cannoni, nel centro di Alessandria, dove è stato allestito dieci anni fa, ma in una diversa posizione. Da quando nel 1984 lo stabilimento si è trasferito a Spinetta Marenco, la vecchia sede è stata data all’Università, esclusa un’area all’ultimo piano utilizzata, 
              appunto, per il vecchio museo. Il nuovo sarà  al piano terra in ambienti completamente ristrutturati e recupererà come entrata quella degli operai di un tempo, sotto la scritta Borsalino. Ora una grande foto un po’ sbiadita mostra le cosiddette borsaline che entrano in fabbrica con le bici, diventate per questo un simbolo dell’emancipazione femminile.  L’edificio, progettato nel 1888 da Arnaldo Gardella in stile Déco ma con elementi classici, oltre a essere un monumento d’architettura, racconta anche il fondamentale rapporto dell’azienda con la città. Fa parte delle opere promosse dalla famiglia come l’acquedotto civico, il Sanatorio e le case dei dipendenti.  Nel nuovo museo, accanto alle collezioni del passato, ci saranno foto e video sulle  lavorazioni e sui personaggi che hanno indossato i mitici cappelli. Da Winston Churchill ed Ernest Hemingway a Napoleone III e Pancho Villa, che richiese un charro (cappello con visiera) in oro zecchino,  fino agli attori nei film. Da Humphrey Bogart di Casablanca  ad Alain Delon e Jean Paul Belmondo in Borsalino a Robert Redford in La mia Africa a Harrison Ford nel ruolo di Indiana Jones, a Nicole Kidman in Australia.  Novità assoluta i cataloghi virtuali e la prova del cappello, dove con schermo e webcam, si potrà scegliere un modello storico, provarlo virtualmente, fotografarsi e condividere la foto sui social (foto di Giovanna Dal Magro). 

Nessun commento:

Posta un commento