mercoledì 9 ottobre 2019

NOTTURNO DI DONNA



Che piaccia o no, data per scontata una recitazione di alto livello, è ammirevole uno spettacolo con una regia coraggiosa. E’ il caso di Notturno di Donna con ospiti, testo    

del 1982 di Annibale Ruccello a cui il giovane regista Mario Scandale ha dato una versione molto particolare. Tutto si svolge  in una sera, ma il ruolo della protagonista Adriana, che impazzisce fino a uccidere i figli, è interpretato da un uomo, il bravissimo Arturo Cirillo. Nessun travestimento ma solo un doppio giro di perle da indossare sopra la camicia della divisa (Ferroviere? Addetto alla sicurezza? Identica a quella del marito), delle pantofole rosse, un filo di rossetto dato con attenzione e un cuscino da legare in vita che simula una maternità avanzata. E poi i movimenti femminili, mai esagerati o capaci di suscitare la risata. Accesa la televisione, Adriana si addormenta con la testa sul tavolo, e così con la testa sul tavolo si sveglia alla fine dello spettacolo.  Nel frattempo nella casa arrivano il marito, due amiche, belle donne vogliose in abiti da sera, un ragazzo con un coloratissimo completo e poi un uomo, che si capisce essere un precedente fidanzato. Dicono di essere venuti lì per festeggiare il suo compleanno, in realtà giocano a poker, ridono, scherzano,  la ignorano completamente anzi sono irritati se lei cerca di interromperli. Ogni tanto Adriana parla dei bambini, di un  maschietto  con la febbre, a cui fa sempre seguire il commento che "nei bambini la febbre va e viene". Parlano un napoletano, spiega Scandale “inventato, declinato in diverse variazioni tonali e stilistiche, non solo mimetiche e realistiche”. Adriana non reagisce, quando reagisce se ne pente, si sente in colpa. Ogni tanto compaiono le ombre del padre e della madre a darle consigli, ma soprattutto  a muoverle accuse. Lei è sempre più vittima e quel suo corpo e quel viso da uomo la fanno sembrare ancora più fuori posto, diversa, senza punti di riferimento e sicurezze. Chissà se è il sogno evocatore  di quella serata  che ha provocato la pazzia  per cui ucciderà i figli o se il sogno della serata  è solo il preludio che scatenerà la pazzia?  Il pubblico può decidere, ma in tutti i casi Adriana è una figura patetica, che suscita  più  rabbia  che compassione. Notturno di donna con ospiti, prodotto da Tieffe Teatro Milano in collaborazione con Accademia d’Arte Drammatca Silvio D’Amico, è al Teatro Menotti di Milano fino a domenica 13 ottobre.

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