Che
piaccia o no, data per scontata una recitazione di alto livello, è ammirevole
uno spettacolo con una regia coraggiosa. E’ il caso di Notturno di Donna con ospiti, testo
del 1982 di Annibale Ruccello a
cui il giovane regista Mario Scandale ha dato una versione molto
particolare. Tutto si svolge in una
sera, ma il ruolo della protagonista Adriana, che impazzisce fino a uccidere i
figli, è interpretato da un uomo, il bravissimo Arturo Cirillo. Nessun
travestimento ma solo un doppio giro di perle da indossare sopra la camicia
della divisa (Ferroviere? Addetto alla sicurezza? Identica a quella del
marito), delle pantofole rosse, un filo di rossetto dato con attenzione e un
cuscino da legare in vita che simula una maternità avanzata. E poi i movimenti
femminili, mai esagerati o capaci di suscitare la risata. Accesa la televisione,
Adriana si addormenta con la testa sul tavolo, e così con la testa sul tavolo
si sveglia alla fine dello spettacolo.
Nel frattempo nella casa arrivano il marito, due amiche, belle donne
vogliose in abiti da sera, un ragazzo con un coloratissimo completo e poi un
uomo, che si capisce essere un precedente fidanzato. Dicono di essere venuti lì
per festeggiare il suo compleanno, in realtà giocano a poker, ridono,
scherzano, la ignorano completamente
anzi sono irritati se lei cerca di interromperli. Ogni tanto Adriana parla dei
bambini, di un maschietto con la febbre, a cui fa sempre seguire il
commento che "nei bambini la febbre va e viene". Parlano un napoletano, spiega
Scandale “inventato, declinato in diverse variazioni tonali e stilistiche, non
solo mimetiche e realistiche”. Adriana non reagisce, quando reagisce se ne
pente, si sente in colpa. Ogni tanto compaiono le ombre del padre e della madre
a darle consigli, ma soprattutto a
muoverle accuse. Lei è sempre più vittima e quel suo corpo e quel viso da uomo
la fanno sembrare ancora più fuori posto, diversa, senza punti di riferimento e
sicurezze. Chissà se è il sogno evocatore
di quella serata che ha provocato
la pazzia per cui ucciderà i figli o se il
sogno della serata è solo il preludio
che scatenerà la pazzia? Il pubblico può
decidere, ma in tutti i casi Adriana è una figura patetica, che suscita più
rabbia che compassione. Notturno di donna con ospiti, prodotto
da Tieffe Teatro Milano in collaborazione con Accademia d’Arte Drammatca Silvio
D’Amico, è al Teatro Menotti di Milano fino a domenica 13 ottobre.
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