non presentava grandi difficoltà, eccetto numerose soste
per
la continua
manutenzione che il carico richiedeva. Il problema più grosso erano
le navigazioni.Il bagaglio per motivi
di sicurezza non poteva essere lasciato in auto come un bagaglio qualsiasi, ma
doveva essere portato in cabina. Non solo necessitava di operazioni di
adattamento, che impedivano una notte tranquilla, ma anche una buona dose di precauzioni
per non disturbare, o meglio per non farsi notare dai vicini. Contro ogni
aspettativa il passaggio della dogana era stato tranquillo e senza imprevisti,
così come lo sbarco. Ottimo e senza sosta l’ultimo tratto del viaggio in Italia
di 900 km. Percorsi in nove ore. Arrivo quindi in orario, ma
negli ultimi chilometri il carico mostrava una forma inconsueta. Il contenitore
era completamente aperto, la rete su un
lato strappata e Brio, Etti e Prince
giravano soddisfatti per
l’abitacolo. Adottati i tre gatti si sono ambientati perfettamente nelle loro nuove case. Non sentono la
mancanza né della mamma Mammola, che nel frattempo, come ogni sei mesi, si sta
ricostruendo un’altra vita e un’altra famiglia, né del fratello Luft che ha preferito restare
sull’isola con il suo amico Safik, un
cane, nero come lui. Per sfatare una volta per tutte il luogo comune dell’ odio
fra cani e gatti. La storia dei mici,
dalla nascita fino a destinazione, è raccontata in un divertente libro-testimonianza scritto da
Mila de Franco e corredato di significative foto. Intitolato La Pasticceria, perché così erano chiamati
i quattro per la loro propensione a movimentati eventi a sorpresa, è pubblicato
in solo 200 copie da A(mici)edizioni e in vendita a 15 euro. L’incasso viene
interamente devoluto ai gatti dell’isola. Non solo per nutrirli e dissetarli,
ma per curarli e soprattutto regolare la loro natalità, con l’intervento di un
veterinario.
Eccexionale sintesi. Mandalo alla Giovanna!
RispondiEliminaLo mando a Mila😍😍😍
RispondiEliminaBella iniziativa!
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