lunedì 16 luglio 2018

LIGURIAMENTE TRATTI


Quale migliore luogo per presentare Angloliguria Da Byron a Hemingway (Il Canneto Editore) di un posto in riva al mare, ovviamente in Liguria. Sabato scorso con un aperitivo al tramonto sulla spiaggia-passeggiata di S.Michele di Pagana, Massimo Bacigalupo, 

docente di letteratura e cultura angloamericana, ha raccontato il suo libro, con Enrica Melossi e Alessandra Rotta.  Una scelta  perfetta non solo per la straordinaria vista sul Golfo Tigullio, quanto perché spiega perché così tanti poeti e scrittori inglesi, americani, irlandesi abbiano passato chi giorni, chi mesi, chi anni da queste parti. Per quanto tutto sia documentato e provato anche da contatti diretti, non c’è nessuna pretesa di voler fare un’antologia, con valore storico. Come ha spiegato l’autore è una raccolta di testi scritti estemporaneamente  dal Duemila  a ora.  “Ho raccontato le cose che mi sono venute bene” ha detto. Sono flash,   
brani, episodi anche marginali, divertenti, sconosciuti, che mettono in una luce inedita i personaggi. Si scopre, per esempio, che Hemingway a Genova ha scritto un racconto Gatto sotto la pioggia ed è lui il giovane sulla copertina ritratto in un atteggiamento, triste, cupo, non suo tradizionale. Ci sono testimonianze sui molti scrittori inglesi che tra il  Settecento e l’Ottocento soggiornarono all’Hotel Croce di Malta di Genova, che da tempo non esiste più. Tanto che inizialmente Bacigalupo aveva pensato di intitolare il libro con il nome dell’albergo.  Charles Dickens visse addirittura un anno a Genova con la sua famiglia. Byron era un nuotatore provetto e amava sfidare le onde  e a Lerici  una targa su uno scoglio lo ricorda. Ezra Pound, amico dei genitori dell’autore visse anni a Rapallo e la casa dove abitò, che domina il golfo, è meta di molti suoi lettori appassionati. A rendere ancora più incuriosente il libro una serie di foto dei personaggi citati e di scorci liguri.

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