sabato 17 giugno 2017

E' L'UOMO PER ME?



Techno-grunge, così Andreas Melbostad, direttore creativo di Diesel, definisce la sua collezione per uomo e donna, con cui si è aperta la ristretta settimana (tre giorni) di moda maschile a Milano. Non ci si deve  spaventare (o irritare) per la definizione. In realtà sono capi, soprattutto quelli di lui, street style, ma con particolari tecnico-funzionali che fanno la differenza. Lo sport entra di forza, ma senza imposizioni ridicole. Molti i giubbotti, anche in pelle, da indossare sopra bermuda larghi e confortevoli(in basso,a destra). Dettagli studiati per la praticità.  Occhieggiano agli anni'70, invece, i capi di lei: lunghi spolverini  con vita segnata da portare aperti sui pantaloni. Per entrambi un prevalere di tinte scure con dei flash azzurri e verde acqua. Solo uomo la sfilata di Marni, che riesce a essere senza eccessi pur lasciando spazio alla fantasia. Il filo conduttore potrebbe essere la riga che percorre i completi e diventa gioco di patchwork,                                      
forma rombi per i gilé, si trasforma in trecce                 per i pullover. Si alterna in colori forti e tenui sui pantaloni. E’ verticale sull’abito variazione di uno spigato (in alto a sinistra). Orizzontale al fondo del lungo gilé, in un mélange di cotoni Oxford per i bermuda. Ma è anche la riga dei disegni  di Magdalena Suarez stampati sulle camicie. Corneliani movimenta la  collezione pur restando fedele a un vestire sartoriale.  Grazie a una giacca con pettorina, staccabile, che con varianti di tessuto, finissaggi diversi, rifiniture appropriate, diventa il capo perfetto per cinque passioni maschili: l’equitazione, la vela, la moto, il golf, le automobili.  E’ un uomo rigoroso ma che sa apprezzare le novità quello          che calza scarpe A.Testoni. Per lui la stringata, senza stringhe, in iuta con profilo della suola in corda (a destra).  O la sneaker  in materiale eco-sostenibile con suola di riciclo da abbinare allo zaino in iuta e nappa a concia vegetale. Le contraddizioni degli anni ’90 sono il tema ispiratore da Giuseppe Zanotti Design. Il lusso si mescola al finto povero. Specchietti di cristallo cospargono la loafer in denim stracciato. Sulla sneaker barocche decorazioni dorate. La scarpa camouflage, leggerissima e pieghevole, è abbinata al bomber. Le desert boots hanno un profilo sulla suola effetto neon. Le vie del denim sono infinite racconta una mostra alla Triennale di Milano.I capi,   tutti in tela jeans, sono stati creati  dai   vincitori del Global Denim Awards, un’iniziativa  che mette insieme una scuola di moda di Amsterdam con produttori italiani di denim. Dai pantaloni ai soprabiti fino al completo per lui o allo smoking per lei. Come quelli disegnati da Sartoria Diletto con denim Candiani (in alto). 
    

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