Se qualcuno pensa che l’opera d’arte debba emozionare al primo impatto e non ha bisogno di spiegazioni preliminari, Atlas 1 non fa per lui. Alla Fondazione Prada di Milano fino al 16 aprile, è la prima di una serie di mostre che vogliono evidenziare le possibili mappature di una collezione d’arte. Questa si focalizza sugli anni Novanta. Da vedere le installazioni di sette noti artisti, che puntano su una progettazione tecnologica, dove la materia è determinante. Per quanto possa intrigare
un materasso arancione appoggiato al
muro, difficile che procuri la sindrome di Stendhal. E’ fondamentale quindi
leggere che l’autrice Rachel Whiteread crea lavori ispirati a oggetti comuni. E un
materasso in gomma con tracce di usura può raccontare un passato a chi lo vuole
percepire. L’attenzione al quotidiano e
ai materiali più in uso è in Nobody di Tom Friedman: una figura umana
a grandezza naturale di schiena, sola in una stanza e contro il muro. Vale la
pena avvicinarsi per scoprire che il site
specific, realizzato per la personale dell’artista alla vecchia Fondazione Prada nel 2002, è in
cartoncino colorato, dai capelli alle scarpe(in alto). Da vedere da vicino anche l’opera
di John Bock con uno stand con 72 abiti apparentemente solo vistosi e colorati,
in realtà con strane protuberanze. Come surreale è l’interno della tenda costruita
con pannelli di tessuto(al centro).Gioca sulla trasformazione della materia Marc Quinn con
una testa mozzata(un autoritratto)infissa su un bastone e coperta da una colata di vernice colorata.
Impossibile restare indifferenti(in basso). Un tappeto di biglie di vetro è
l’installazione con cui Mona Hatoum affronta
il tema della precarietà dell’individuo. La mortalità infantile è da vedere
dietro il lavoro di Casten Holler: una spina
elettrica e tante caramelle intorno, capaci di attirare un bambino nel pericolo.
Più comprensibile e didascalico, forse, il mobilio per vivere il quotidiano con
facilità di Andrea Zittel: cubi in legno, uno
con dentro un letto, un altro con cucina e servizi di tavola, e un altro ancora
con quello che serve per la toilette personale.
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