NUOVO, ATTUALISSIMO, DA MUSEO
Parlare di museo che si rinnova continuamente
sembra un controsenso, la negazione del concetto stesso di museo. Eppure è una
realtà da prendere in considerazione. Le esigenze del visitatore sono sempre
più alte, non basta avere delle opere d’arte eccezionali. E a tenerne conto
sono i musei più importanti che
potrebbero, come si dice, dormire sugli allori. E’ il caso dell’Ermitage di
S.Pietroburgo, che festeggia i suoi 250 anni. Il più grande museo del mondo
con 3 milioni di opere (dieci
volte di più di quelle del Louvre) da anni promuove iniziative interessanti e
nel 2014, in particolare, ha un calendario denso di progetti. Da tempo ha
introdotto l’arte contemporanea nelle sue sale con installazioni, anche discusse,
dei Kabakov, di Louise Bourgeois, di Katharina Fritsch(v.foto). Nella mostra Manifesta
in marzo sono state messe a confronto le opere del
passato con quelle del presente. Per una gara pacifica senza vinti, ma solo con
vincitori a dimostrare che l’arte e la creatività non hanno barriere. Ci sono state
mostre di abiti e non solo della grande tradizione, ma di tempi recenti come
quelli indossati dagli ultimi sfortunati zar o le divise delle loro body guard. Si è messo a confronto
e in abbinamento l’arte e l’architettura. All’Ermitage è esposto il tappeto
più antico del mondo, ma anche la surreale foto di un artista giapponese in
cui le cornici nelle gallerie sono vuote, perché le tele sono state eliminate con un abile lavoro di photoshop.
Innovativa anche l’iniziativa di aprire
al pubblico, e rendere visibili dietro al vetro, le migliaia di opere dei
depositi, o il lavoro dei restauratori. E poi giornali, pubblicazioni, festival
e non ultimo il film di Margy Kinmoth
con tutti i segreti del museo, proiettato solo un giorno nei cinema italiani. Fa
parte di una serie di progetti comuni intrapresi con musei e responsabili della
cultura di altri paesi. Così in Italia dalla
mostra a Prato dei tessuti italiani in Russia a quella sull’archeologia a Stabia, ai quattro volumi editi da Skira,
di cui uno in uscita, sui capolavori dei nostri artisti all’Ermitage.
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