Nel
vestire maschile si è scoperto quello che per l’architettura moderna e
contemporanea è un principio base: il bello non può prescindere dal funzionale.
Da Bottega Veneta il direttore creativo Tomas Maier per la sua collezione
parte dal pullover “una forma
molto semplice che si infila dal capo”.
E funzionali sono i morbidi blouson in pelle con cappuccio, le
giacche-camicie doppiopetto, i completi cardigan-pantalone dove gli stampati sono anche del mondo femminile, ma delavé,
scoloriti, irriconoscibili. Le scarpe, alte sino alla caviglia, sono leggere e
flessibili come calze, le borse a
tracolla si adattano al corpo.
Bottega Veneta |
Ermanno Scervino |
Molta
maglieria nella collezione di Ermanno Scervino dove i capi sono studiati per poter essere abbinati in mille
modi diversi. Le giacche sono in
tessuto stropicciato, perfette per chi viaggia e quindi razionali. I pantaloni sono dei chinos, quindi
comodi, ma dal taglio sartoriale. Le maglie di mohair sono doppiate di jersey,
ideali per sere con brezze.
Che
la maglieria sia un punto forte dell’abbigliamento funzionale lo conferma Les
Copains , dove lo stilista Alessandro Baldi attinge dagli archivi della maison i capisaldi di un certo
modo di vestire e li attualizza
nei colori o nei tagli. Il jersey per la sua vestibilità è uno dei
materiali preferiti da Dirk Bikkembergs, che continua a studiarne dei nuovi guardando
al mondo dello sport.
Dirk Bikkembergs |
Daks,
pur di proporre capi easy e confortevoli, prende perfino dalla sera. I pantaloni da smoking con
banda in raso si trasformano in bermuda, la camicia con plastron, realizzata in
garza di cotone, diventa per tutti i giorni. Vari i trench in tessuti impermeabili e termosaldati. Freschezza e confort sono i
punti chiave da Rocco Barocco, dove i colori pastello sono dominanti. Pantaloni
ampi o corti, completi con giacche asciutte ma morbide. Ai piedi stringate di
tela o poi molti cappelli, panama
coloratissimi, fondamentali per difendersi dal sol leone.
Perfino
Vivienne Westwood rinuncia al coup-de-théatre fine a se stesso, ma ha verve abbastanza per non cadere nello
standard-uniformato. I tagli sono indiscutibili, i tessuti quelli tradizionali dell’estate
,popeline di cotone, fresco di lana e seta. Il tocco Westwood è nelle stampe e
nei colori, ispirati all’atmosfera
bohemien del più famoso pic-nic “Le déjeuner sur l’Herbe” di Manet.
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