Ultimo giorno di Fashion Week, solo in streaming. Immagini simbolo di Londra, guardie di Sua Maestà comprese, aprono il video di Husky. Il pezzoforte sono due special edition di una versione della giacca trapuntata da equitazione, appunto l’husky, amatissima dai reali inglesi. Queste all’interno hanno i volti della ancora Regina Elisabetta, e del non ancora re Carlo III (essendo entrambe state realizzate prima del lutto) rielaborati come nei murales con la tecnica a spruzzo dell’aerografia. Oltre ad altre varianti dell’husky, pull a rombi, giacche, trench e il nuovo giubbotto camouflage.
Nei corridoi di un enorme garage camminano, saltano, si scontrano le modelle di Byblos. Per loro capi all’insegna del sexy più sfrenato. Trasparenze, scollature e spacchi a sorpresa, abiti così aderenti da sembrare dipinti addosso. Il pantalone da tuta è accostato a un provocante micro top, sotto il blazer rigoroso c’è un mini abito nude look. Immagini di Roma danno il via alla passerella di Laura Biagiotti in Piazza del Campidoglio, con la fontana di cui la maison sostiene il restauro. Abiti da gran sera con ricami preziosi si alternano a trench quadrettati, a tailleur pantaloni in tessuti finestrati, a completi abito e cardigan in maglia a grosse trecce, allo spolverino con cappuccio. Molto bianco e stampati con immagini di Roma nelle uscite finali. Grande successo di White, proiettato come sempre nel futuro, come racconta il titolo di questa edizione An eye on the future. Più del 23% di visitatori rispetto al settembre 2021. 400 marchi, di cui una grande percentuale stranieri e nuovi spazi. Uno è il Magna Pars che accoglie il progetto Saudi100Brands con collezioni di abiti, accessori, gioielli di una selezione di designer dell’Arabia Saudita, di cui l’85% donne. In ogni settore della fiera creatività e ricerca sono le caratteristiche dominanti. Tra gli obiettivi più perseguiti la sostenibilità di cui si è parlato negli incontri del Circular Stage e la tendenza alla semplicità e all’eliminazione delle sovrastrutture per tornare alla bellezza degli animali, come è ribadito nel manifesto e nella campagna. Numerosi gli espositori di scarpe e di borse con proposte per ogni tipo di fruitore. La borsa conferma il suo protagonismo nella moda. Sempre più presente sulle passerelle in mano o sulle spalle delle modelle tende a essere multitasking. Così alcuni modelli della collezione di De Marquet, ispirata alla designer icona di stile Iris Apfel, sono reversibili con la possibilità di cambiare le cover in soli due click (al centro). Borse di ogni dimensione e in una straordinaria varietà di colori sono state proposte da De Wan nella animata Fin d’été jamais, appunto il 21 settembre. Insieme al foulard in seta e modal (fibra ottenuta dalla filatura della cellulosa estratta da alberi di faggio) che riproduce il dipinto La guerra dei mondi dello stesso Roberto De Wan(in basso). Per ribadire le contaminazioni fra moda e arte.
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