Tra i meriti, se così si possono definire, del Fuorisalone milanese, c’è sicuramente quello di aver fatto scoprire luoghi sconosciuti di Milano o, di luoghi conosciuti, aspetti e curiosità segrete. La location di Flos in via Orobia è una di queste. Già utilizzata per la moda e il design, ma isolata dal contesto, ora s'inserisce in un nuovo quartiere della città, che si sta rivelando molto attraente. A fianco di quello che diventerà il villaggio olimpico, comprende già la Fondazione Prada e la piazza Adriano Olivetti, e si sta ampliando con architetture notevoli, tappeti erbosi e piscine d’acqua. Ben studiato l’allestimento di Flos (foto in alto), in particolare quello per l’iconica lampada Arco, ora K limited edition o per le luci da esterno: un bosco con i rumori e i suoni degli animali. Godibilissimo lo spazio esterno con chaise longue e punti d'incontro e di ristoro.
Anche i cortili dell’Università degli Studi di Milano sono stati svelati dal Fuorisalone. Quest’anno il tema è design come "rigenerazione di architetture, prodotti, processi e materiali". Un tema in cui l’ambiente e la salvezza del pianeta sono in primo piano. Moltissime le proposte, di cui svariate con firme famose. Alcune trionfo di fantasia, altre forse troppo tecnologiche e didascaliche o non di immediata ricezione. Di grande impatto la gondola di Marco Nereo Rotelli che, dopo aver navigato a Venezia con il suo carico di rifiuti, è approdata nel cortile. Le colonne del primo chiostro con i disegni di Antonio Marras e i metalli e le rifiniture di De Castelli si sono trasformate in figure gigantesche tra l’inquietante e il fiabesco. Un’ironica allusione al meta-verso, anzi al mega-verso, nell’installazione di Alberto Caliri, direttore artistico di Missoni, con enorme pupazzo e poltrona nel tessuto della maison (foto al centro). Frequentatissimo il pseudo cantiere ricostruito al centro del cortile da Piero Lissoni per Sanlorenzo (foto al centro). Piace soprattutto ai bambini il Labyrinth Garden di Raffaello Galiotto per Nardi outdoor. Poltrone a forma di fiori tra i mobili di poesia do cotidiano, nella rassegna del Brasile, come sempre nel portico di Largo Richini. L’esposizione di Interni prosegue con un’installazione interattiva all’Orto Botanico dando modo di scoprire un altro luogo poco conosciuto. Rivelato dal Fuorisalone anche il nuovo flagship store di Slamp, il primo in Italia, che sarà presto seguito da un altro a Londra. Lampade particolari che sembrano essere in movimento in uno speciale poliestere riciclabile, disegnate da un’équipe interna (foto in basso) e da Zaha Hadid, Marc Sadler, Doriana e Massimiliano Fuksas.
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