venerdì 8 ottobre 2021

SCOPRIRE L'ARTISTA

E’ una vera fortuna che la mostra Il giovane Boccioni  alla Galleria Bottegantica di Milano aperta oggi, prosegua fino al 4 dicembre. Perché con un’accurata e faticosa selezione di opere di Umberto Boccioni, realizzate tra il 1901 e il 1909 e provenienti da collezioni private, racconta bene gli anni in cui si forma e si fortifica la sua esperienza artistica, con viaggi e studi a Roma, Padova, Venezia, Milano, un soggiorno a Parigi e un viaggio in Russia.  




La mostra, curata da Virginia Baradel, si divide nei due spazi della galleria affacciati sul cortile del palazzo di Via Manzoni. Nella prima sala da vedere soprattutto i disegni, di soggetti vari, dal paesaggio al ritratto, alle architetture, al nudo, in cui si ha modo di riscontrare la straordinaria mano e lo stile ben definito dell’artista. Di questi fanno parte anche gli studi, come quelli per la statua del Prato della Valle di Padova.  O i fregi del Partenone.  Poche le tele, tutte indicative del talento di Boccioni, ma che documentano anche la sua capacità di sperimentazione di tecniche e di sintesi delle diverse correnti pittoriche,  dal simbolismo al divisionismo, al post impressionismo.  Tra queste  Il Ritratto di scultore, Il Cavalier Tramello e il ritratto della cugina amata Adriana Fabbri.  E naturalmente i ritratti della madre.  Notevoli anche i lavori di cartellonistica e illustrazione, commissioni accettate per problemi economici.  Come le pubblicità, piuttosto che le copertine di giornali e riviste.Interessanti i video con lo studio dei disegni e delle tempere a cura di Niccolò D’Agati. La galleria Bottegantica, Via Manzoni 45 a Milano, è aperta  da martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso libero.

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