Al quarto giorno di Fuorisalone, a Milano, ci si rende conto di essere sempre più selettivi, perché troppo viziati. Così anche le Creative Connections di Interni nei cortili dell’Università Statale, peraltro straordinarie, non suscitano quell'entusiasmo che si provava nelle precedenti edizioni. Anche se un anno di fermo avrebbe dovuto incrementarlo. Da vedere i progetti-installazioni ispirati alle relazioni tra luoghi e culture diverse.
Un esempio? Il Falso Autentico di Marco Nereo Rotelli, nel cortile del Settecento, costruzione in terra cruda come le case africane e interno digitale e immersivo: antico e globalizzazione. O il Survival, la nuova arca di Noè, con tutte le specie animali al centro del Cortile d’Onore. Meno evidente la creative connection in altri progetti. Come nel loggiato, l’omaggio a Mendini con i suoi Mobili per uomo in mosaico dorato Bisazza. O il Plan Bee, alveare per umani di Fabio Novembre: 22 letti PerDormire con struttura e rivestimenti in materiali riciclabili gialli. La sostenibilità è il punto comune del design brasiliano, ben raccontato nel Portico affacciato su Largo Richini. Giocano sul contrasto morbido-rigido le poltrone per esterni e quindi anche waterproof di Missoni Home. Sempre affollatissime. La maison partecipa anche, nello spazio di Via Solferino, con un’installazione-cumulo di sedie e disinfettanti in missonesche custodie a righe bianche e nere. Solo cuscini invece nella vetrina della boutique di Via Sant’Andrea. Qui e nelle altre strade del Quadrilatero, come sempre, è di scena la contaminazione moda e design: vasi e poltrone tra abiti e manichini. Era lontano ma valeva il viaggio in via Mecenate 10 l’evento ieri di Vetrate Artistiche Grassi, che fa parte delle Botteghe storiche Galleria & Friends di Milano. Qui nel 1946 Florindo Grassi ha creato un laboratorio di mosaici in vetro. Ora figli(nella foto il figlio Alessandro)e genero continuano il lavoro che si svolge soprattutto sul posto, spesso all’estero. Nei palazzi di emiri e sceicchi, in chiese africane. In curriculum sette cattedrali a Singapore, più di venti in Giappone e una vetrata di venti metri in un centro commerciale di Taipei . Ad animare la serata la performance del make up artist Luca Luce, l’unico a usare la tecnica tridimensionale sulla pelle. Per la modella un abito di Katia Gagliardini, talentuosa stilista e costumista, ispirato alla Primavera del Botticelli.
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