TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
Tempi duri per i cinefili. A parte
le sale chiuse e le vaghe promesse di drive-in e surrogati, i festival
languiscono. Cannes ha rinunciato, Tribeca è saltato, Lucerna non ci sarà,
Toronto si propone online e Venezia resiste fermamente sulle sue date ma
prevede dei ridimensionamenti. Come sempre l’online viene in aiuto, ma con
qualcosa di più della proiezione di film, attualmente unica ancora di salvezza.
E cioè un Global Film Festival digitale, che iniziato il 29 maggio terminerà il
7 giugno. Prodotto e organizzato da Tribeca Enterprises e YouTube ha
l’illuminante nome di We are one e si
avvale della collaborazione di 21 festival di 35 paesi. Uno di questi è la Mostra del cinema di
Venezia. “Siamo onorati e felici di partecipare a We are one, come segno di simpatia e solidarietà per i nostri amici
del Tribeca, offrendo allo stesso tempo al pubblico mondiale un assaggio di ciò
che facciamo a Venezia per sostenere concretamente i registi emergenti” ha
spiegato Alberto Barbera direttore della Mostra. In programma tre cortometraggi,
tutti presentati nel 2019, uno dell’affermato regista messicano Guillermo
Arriaga e gli altri due di emergenti, la greca Kostantina Kotzamani e il
francese Clemence Posey. Due i lungometraggi, entrambi nella rassegna Biennale
College: l’impegnato Beautiful Things(in alto)di Giorgio Ferrero del 2017 con le
storie di quattro lavoratori e Mary is
happy (in basso) il diario di un’adolescente fatto con un anno di tweet della regista
tailandese Nawapol Thamrongrattanarit (2013). A completare sei film di Venice
VR, la sezione di realtà aumentata introdotta nel 2017. In tutto più di 100
film, di cui tredici prime mondiali, 21 prime online e otto prime online internazionali.
Oltre a talk e performance musicali. Il festival è aperto a tutti su
YouTube.com/WeAreOne. Per il programma www.weareoneglobalfestival.com
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