Solo i millennial se sentono dire
profumo digitale capiscono subito di cosa si sta parlando. Gli altri
probabilmente vagano perplessi intorno a replicanti, personaggi virtuali,
avatar. Il profumo digitale esiste, si chiama T-Heo e può piacere anche a chi
ha raggiunto gli enta e gli anta. E’ un audace incontro di vetyver ed essenza
di mandarino, cappero e patchouli, legno di cedro e ambra grigia. Si acquista
solo on line (www.matteosetti.com) ma non è per questo che si definisce
digitale. Lo è perché è stato creato da una social community #esercitodicuoriblu, che fa capo all’artista
Matteo Setti. Da cui anche il nome, non legato alla tecnologia come si potrebbe
pensare. Classe 1972, di Reggio Emilia, Setti ha cominciato a muoversi
giovanissimo nell’ambiente musicale, raggiungendo il successo con lo spettacolo
Notre Dame de Paris di cui è stato
Gringoire per 14 anni. Attento al mondo intorno, nelle sue lunghe tournée si è
creato un suo entourage con cui ha
dato vita a diversi progetti, per il sostegno a Famiglia Sempre Onlus. Uno dei
quali appunto il profumo realizzato con Aries More. La cui caratteristica
interessante è quel mix di spunti, energia, che raccontano persone di paesi e
mondi diversi accomunate dalle stesse passioni. Per ogni confezione di T-Heo
venduta, un euro viene devoluto alle famiglie di Dabaso Watamu in Kenya. Matteo Setti sarà il 6 e 7 agosto
al Teatro La Fenice di Venezia con La
bellezza non ha pietà, musical di Daniele Martini ispirato a Il ritratto di Dorian Grey di Oscar
Wilde e prodotto da Pierre Cardin, che firma anche i costumi.
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