A conclusione della settimana della moda milanese e
del Pitti fiorentino si può dire che Batman non frequenta più le passerelle
maschili. L’ha ribadito, anche a voce, Giorgio Armani, oltre ad averlo confermato con
la sua sfilata. Il suo uomo non vola tra
i grattacieli, ma è un signore di campagna o un padrone delle ferriere (solo esteticamente ) dei
primi del secolo, che veste abiti dal
taglio impeccabile, non porta la cravatta ed è pronto a rimboccarsi le maniche
della sua camicia bianca quando parla ai contadini/dipendenti. La giacca è quindi
destrutturata e confortevole e facile da indossare, come un pull e in questo la
manica a raglan è di aiuto. E’ attaccata al corpo ma con una leggera svasatura
sul dietro. C'è anche un panciotto con bottoni che diventa un tutt’uno con la
giacca.
Ermanno Scervino |
E’ un bello fascinoso da cui tutte vorrebbero
essere sedotte l’uomo di Ermanno
Scervino. Ma non è uno sbiadito e poco intrigante Principe Azzurro, anche se il bluette in
varie tonalità è una delle poche alternative ai grigi, ai neri, ai blu notte del suo guardaroba. “Non segue la moda, ma la studia” per
anticiparne le tendenze. Usa pied-de-poule gigante e Principe di Galles in
alternativa alla tinta unita. Velluto e gessati di maglia per la sera. Può
indossare il tabarro senza diventare
improbabile. Pied–de-poule e Galles anche da Daniele Alessandrini che definisce
new chic il suo uomo: vestibilità sartoriale ma notevolmente svecchiata.
Pantaloni con pinces e risvolto solo davanti o elastico sul fondo. Sotto la
giacca, T-shirt e poche camicie a collo minimo da portare senza cravatta. I
mocassini con alta suola in gomma richiamano le fantasie dei capi. E’ un
inno alle geometrie, alle sovrapposizioni , ai tagli a sorpresa D.Gnak del
designer coreano Kang Dong Jun al suo esordio in Italia. Nero superstar, tolleranza
zero al colore. Tutti i capisaldi del
vestire easy da D-Squared. Dal
denim che si ritrova sulle maniche del
parka, al pull di piumino in audace arancione. Borsoni in pelle e plaid e
pantaloni decisamente sopra la caviglia.
“Una Odissea nello spazio, che guarda al passato ma pensa al futuro”
così definiscono la loro collezione gli stilisti di Frankie Morello. I
pezzi della tradizione sono rispolverati
a dovere, accostati in modo inedito e con dettagli più contemporanei. Qualche
flash di follia, come le stampe illuminate da Swarovski, ma senza eccessivi
compiacimenti.
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