Le ha ritratte tutte le
signore della musica italiana. Ma in un
modo speciale. Perché Luciano Tallarini
non è un fotografo o un pittore, ma un art director e un consulente di immagine e i suoi ritratti sono
le copertine dei più famosi vinili degli
anni Sessanta, Settanta , Ottanta. Sono oggetto di una mostra dal 21 novembre
al 31 dicembre nel Triumph Brandland, lo
spazio al primo piano di Piazza Cordusio che il mitico marchio dell'intimo utilizza per gli
eventi. Ecco Loredana Berté vestita da
suora per “Per i tuoi occhi” o con la massa di capelli arancio su fondo nero per
“Non sono una Signora”. Introversa e
malinconica, Mia Martini, con un sorriso ironico e la sigaretta in mano. Tra le varie copertine di Milva ne
spicca una, minimalista ma intensa: lei
di schiena seduta su una sedia. Mina, imprevedibile e mutevole, ora è senza capelli, come per “Attila”, ora
con una folta barba. Ornella Vanoni è a seno nudo o disegnata come in un
fumetto con la lacrima colorata di azzurro per “Io dentro”. Patty Pravo è ripresa nelle fasi del suo percorso da ragazza del Piper a interprete
intellettuale. Raffaella Carrà splende con tutta la forza del suo caschetto
biondo. Da uno sguardo veloce emerge immediatamente la grande
capacità dell’artista, ma soprattutto del comunicatore Tallarini. Quel suo sapere
mettere in evidenza le caratteristiche della personalità, addirittura l’unicità
dei personaggi. Come ha detto Paolo
Limiti al vernissage è interessante soprattutto vedere l’evoluzione delle
copertine. Un’evoluzione che per alcune, come Ornella Vanoni, ha coinciso anche
con una certa emancipazione della donna.
Unica presente delle signore ritratte Ornella Vanoni, accompagnata da un minuscolo barboncino color cioccolata al
latte, divertita e divertente. A completare la mostra e anche unico intervento
del marchio, foto di modelle in
indumenti intimi e look ispirati alle
cantanti.
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