Mentre
Skyfall entusiasma il pubblico e, unico tra i film di 007, anche la critica, i
festeggiamenti per i cinquant’anni delle storie dell’agente segreto continuano.
Ogni spunto è buono per mostre e celebrazioni. Dagli abiti, smoking soprattutto,
alle automobili, dallo champagne alle Bond girl. Berna ne celebra una, la
prima, la vera, imitata ma mai eguagliata, e anche quella che più detesta la
denominazione di Bond girl, Ursula Andress. Perché a Berna? Perché lì è nata e
per quanto romana di adozione, mantiene
forti legami con la terra d’origine.
Red
carpet con vip e autorità, interviste nell’auditorium e cena di gala in uno dei
saloni del Zentrum Paul Klee, il palazzo a onda di Renzo Piano.
Smoking,
fascia nera con strass sui capelli, biondi e sciolti of course, Andress ha risposto
alle domande spigliatissima, ma in toni
da antidiva e con notevole sense of humour. Ha raccontato
di quel bikini, il più famoso della storia del cinema, progettato insieme
a una stilista di Giamaica, l’isola-set del “Dr. No”, “Licenza di uccidere” per
l’Italia.La cintura è stata la soluzione per appenderci il coltello, ma anche
il tocco geniale per completare quel look che doveva fare di lei un nuovo tipo
di bellezza. Che di lì a poco avrebbe stravolto
i canoni classici. Spalle larghe,
fianchi efebici, zigomi sporgenti, Andress ha lanciato un nuovo modello di femminilità,
dopo anni di curve e morbidezza. Lei ci scherza “Io non ho fatto niente, è il
pubblico che mi ha visto in un certo modo”. Grande assente Sean Connery,
impossibilitato ad affrontare un viaggio dalle Bahamas dove vive. Ha mandato una lettera e un mazzo di fiori nei
colori nazionali scozzesi. “E’ un vero uomo, come ce ne sono pochi” ha detto di
lui Ursula e ha confermato l’ormai luogo comune “più affascinante da maturo che
da giovane”. E di partner sex symbol maschili ne ha avuti. Da Belmondo a Delon,
da Peter O’Toole a Mastroianni.
Dell’uomo Bond invece ha una pessima considerazione. Ammette di essersi divertita
a girare “Licenza di uccidere”, ma il momento che ricorda con più piacere è
quando ha incontrato Ian Fleming che
viveva a Giamaica. “Fleming è un uomo molto gentile. Io ero emozionatissima”.
Tra
i personaggi per festeggiarla, Michelle Hunziker anche lei di Berna, in lungo nero firmato
Roberto Cavalli, con Tomaso Trussardi, e
Roman Polanski, arrivato a sorpresa. Il sindaco di Berna si è augurato di averlo ancora ospite, ma in condizioni diverse
dall’ultima volta…
Come
centrotavola per la cena un monticello
di sabbia con una palmetta, un papillon da smoking in seta nera, una pistola
d’oro, carte da gioco, fishes da casinò e, colpo di scena, una foto di Roger
Moore con la Bond girl di turno. Forse per compiacere il figlio Geoffrey, anche
lui tra gli invitati. Sui menu l’immagine-mito della Andress che esce
dall’acqua. Nessun riferimento al film e ai Caraibi, invece, nei piatti, anzi un
concentrato di prelibatezze svizzere, crauti e wunster compresi.
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