lunedì 12 marzo 2012

UN’IRRESISTIBILE RESISTIBILE ASCESA


L’idea di un pezzo teatrale che dura 2 ore e 45 minuti può spaventare. Se poi si tratta di Brecht e di “La resistibile ascesa di Arturo Ui” ancora di più. Un testo difficile, complesso, dove la metafora trionfa, che  si preferisce leggere nel volumetto della collezione Teatro, edito da Einaudi. Più sicuri di capirlo e di coglierne la profondità. Bene, nella versione dell’Associazione Teatro di Roma e Emilia Romagna Teatro, non si corre questo rischio. Trasformato in un musical è intelligente e appassionante. A cominciare dalla straordinaria scenografia. La Chicago dei gangster, allegoria della Berlino nazista, è costruita con cassette di plastica impilate a simulare grattacieli. Assolutamente in tema peraltro a raccontare il trust dei cavolfiori. Verdura che “orna” anche il fronte del palcoscenico. Umberto Orsini è Arturo Ui, ma anche l’attore che insegna il comportamento al dittatore-gangster. Geniale “lo spettacolo interattivo”con cui riprende il secondo atto dopo l’intervallo. I tre gangster Giri, Givola e Roma ( versione italo-americana dei  nazisti Göring, Goebbels e Röhm) girano con fucili tra il pubblico chiedendo borse, cappotti, cappelli. Bravissimi gli attori anche a cantare,  in particolare Luca Micheletti, dramaturg, in aiuto al regista Claudio Longhi. Oltre alle musiche originali, pezzi di Chopin, Strauss e con una certa insistenza Kurt Weil. Chi non l’avesse ancora visto si affretti. E’ al Teatro Elfo Puccini a Milano, fino al 18 marzo. Poi a Bolzano, Cittadella, Trento, Pordenone fino al 4 aprile. www.emiliaromagnateatro.com  

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