La grande macchina della Milano Fashion Week è partita. Ufficialmente nel pomeriggio, in realtà con appuntamenti già al mattino. Tra cui Simonetta Ravizza con capi donanti, caratterizzati e facili da portare. Tra i protagonisti il pizzo, colorato e sdrammatizzato, per il giorno, da accostare ai bomber in suede. Nuovo il tessuto nero con brillantini incorporati o il cotone stropicciato, per gli abiti. Interessante la linea maculata, con camicie, abiti, borse, giubbotti su seta, cotone o pelle di agnello con la stampa, riproduzione dei giaguari di archivio. Martino Midali sfila nel loggiato del Museo della Scienza e della Tecnica. Grande ricerca nei tessuti: seta, misto seta, jersey, chiffon dipinti a mano da una famiglia indiana. Morbide, as usual, le linee. Il punto vita è spesso segnato, i pantaloni sono ampi ma mai "ingoffanti". Il geometrico entra in punta di piedi negli stampati.
Al Museo della Scienza e della Tecnica sfila anche Miss Bikini. Molti i bikini, rari gli interi, svariati gli abiti dove volant e frange sono il filo conduttore. Stampe con fiorami, dal messicano al rétro. Borse in paglia per accessoriare. Un altro chiostro fascinoso, quello dell’Umanitaria, è la passerella di Zona 20, brand fondato nel 2023 a Milano dalle sorelle cinesi Zoe e Cherie Wang. La collezione, ispirata al best seller The White Book di Han Kang, è all’insegna della leggerezza, messa in risalto dai pannelli bianchi a far da cornice ai capi: abiti in pelle leggerissima nera o rossa con l’elemento decorativo di piccole cuciture bianche e camicie con piegoline (foto in alto). Sceglie Palazzo Visconti, location più classica ma d’effetto, Afraa Al-Noaimi, designer e imprenditrice del Qatar, per il debutto della sua collezione, dove il drappeggio orientale si sposa con il sartoriale occidentale. Borbonese sceglie lo storico ristorante Bice per proporre le sue borse. Sono sui tavoli apparecchiati, protagoniste di un film surreale. Dai modelli con variazioni, nell’iconico occhio di pernice a Bice con i doppi manici, da Borboleta(farfalla in portoghese),pure in versione miniaturizzata, a nuove varianti della Sexy bag (foto al centro). Nessuna location particolare ma molte novità da De Marquet che propone borse sempre più piccole, ma capaci, per la forma a fisarmonica. Nuove Envelope, lunga con maniglia e una storia americana da raccontare, e la serie in tessuto con logo DM mimetizzato. Di grande effetto la presentazione di Maria Calderara, nel suo spazio di Via Lazzaretto, che si trasforma ogni volta per il dialogo con un artista. Questa stagione è il giapponese Satoshi Hirose. Tema la Via Lactea, rappresentata nel site specific a forma di lunga passatoia blu con punti lucenti. Intorno i capi: abiti in poliestere e metallo neri, un abito bianco arricchito da bolli, gonne che ricordano i cieli grigi di Satoshi, anche nella versione rosso tramonto, pantaloni con patchwork dei suoi quadri, l’abito lineare di cotone con una riga in poliestere d’oro. Per terra i cinque continenti di Satoshi e i suoi cieli (foto in basso). Una vera e propria, godibilissima mostra che sarà aperta al pubblico fino al 30 settembre. Alberta Ferretti, a sorpresa, dimentica i tacchi, sfila con infradito, stringate e mocassini con frange, rasoterra. Iceberg dà una “rilettura milanese” al Britpop.
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