I colori sono tenui, eppure quell’azzurro interrotto da sfumature di bianco attrae l’occhio, sembra di potercisi immergere. Non è una sensazione peregrina dal momento che si tratta di una mostra dal titolo Acque, bagnanti, piscine. Le opere, soprattutto tempere, firmate Gian Piero Siemek, sono esposte nel suo studio d’architetto. Ritraggono bagnanti in spazi d’acqua di cui non si percepiscono i confini. Indossano cuffie, occhiali, cappelli, s’intuisce la spallina di un costume. Per quanto ignoti, ognuno di loro ha una sua identità. Nascono dall’osservazione dell’artista, documentata da schizzi e disegni anche questi esposti(foto al centro), di una piscina di Moncalvo, tra le vigne del Monferrato.
“Figure enigmatiche” le definisce nel suo commento Antonello Negri che parla di un “divertimento collettivo…che assume le forme - volendo riprendere un famoso titolo di De Chirico - del bagno misterioso”. E di “acque meravigliosamente vibranti e appena trasparenti restituite da un’elegante tecnica pittorica”. Tra queste figure Negri scrive di riconoscere anche l’artista. Le piscine sono state dipinte dagli inizi del 2000 a oggi, ma gli appunti e i disegni a penna e a matita sono anche anteriori. Completa la mostra una storia su un moleskine. Racconta, con gli acquarelli, di un uomo e una donna in acqua, i cui corpi nudi si avvicinano e si sfiorano fino a scambiarsi un bacio. La piega delle pagine a soffietto, quindi visibili tutte in sequenza, aiuta a richiamare il movimento dell’acqua, con la sensazione di assistere davvero all’incontro. Le due ultime pagine sono volutamente in bianco per lasciare a chi guarda la conclusione, in acqua o fuori. La mostra inaugurata ieri, a Milano in Via Ripamonti 103, è visitabile fino al 25 luglio, da martedì a domenica dalle 14,30 alle 18,30. Per appuntamento: tel.02536217, cell.3339390112.
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